Vogliamo la verita dal giornalista rapito e dal Governo
Non credo una sola parola di quelle che vengono dette sulla liberazione del giornalista della Stampa appena rientrato in Italia. Prima di tutto la "rivoluzione siriana" cominciata ad Aleppo non è mai stata una rivoluzione laica come Domenico Quirico afferma ma la testa di ponte di un esercito mercenario di sanguinari che il giornalista aveva già visto all'opera in Libia dove subi anche li un rapimento seppure brevissimo assieme ad altri due giornalisti. Il suo orrore per come è degenerata la rivoluzione non è convincente perchè il giornalista aveva visto non solo gli orrori dei "rivoluzionari" in Libia ma in passato aveva seguito altre vicende in Africa. Aveva visto i mercenari arruolati dalla Francia o dagli inglesi o dagli americani all'opera e sapeva benissimo di che cosa si trattava. Gente capace di ogni crudeltà come hanno documentato loro stessi quando hanno voluto immortalare le loro gesta di squartatori di uomini ai quali mangiano il cuore ed il fegato.
Il nostro giornalista era stato in Siria altre quattro volte presumo sempre clandestinamente e nella rete di protezione dei ribelli. Dove sia stato in questi cinque mesi e che cosa abbia fatto è cosa tutta la raccontare. Personalmente non credo affatto che sia andato li per raccontarci dal vivo la guerra di liberazione della Siria da Assad. Essere stato cinque volte in Siria è la prova di una dimestichezza con i capi dellla aggressione che sarebbe interessante sapere da dove viene.
Non si era mai rivolto a quanto pare al governo siriano. Siria di Assad che era capace e tuttora lo è ancora di rispettare e valorizzare tutti i valori culturali e religiosi a differenza della vicina intollerante Israele. Abbiamo visto come avevano saputo conservare e preservare la città cristiana di Maalola oggi nelle mani dei ribelli. Come era rispettata la comunità cristiana. Ora molti cristiani di Maalola sono stati uccisi e la città è stata devastata non sappiamo ancora con quali danni. I cosidetti ribelli sono autentici mostri e non ci sono dubbi che hanno ucciso deliberatamente ed ammassato i bambini e le bambine per incolparne Assad. Una cosa efferata sostenuta dai criminali massmedia occidentali complici di una campagna di odio e di menzogne a sostegno della propaganda imperialista di ONG una delle quali da Londra parla addirittura di oltre diecimila bambini uccisi da Assad dall'inizio della guerra.
Insomma vogliamo la verità. Quando Letta, la Bonino, il Direttore della Stampa di Torino avranno finito di complimentarsi a vicenda per il felice esito della operazione spero ci dicano la verità. Spero che il giornalista parli e ci informi come è suo dovere.
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