domenica 8 settembre 2013

La Cina e la teleologia comunista


La Cina e la teleologia comunista

Ai compagni che sostengono l'esperienza odierna della Cina giustificando quanto viene inflitto dai lavoratori ed alla popolazione perchè prepara un futuro per le generazioni che verranno e perchè fanno grande la Cina come potenza mondiale osservo sommessamente che il comunismo non è mai per la classe operaia del futuro ma per la classe operaia di oggi. Nelle fabbriche dell'Urss gli operai e le operaie stavano bene ed avevano ogni confort. Non penavano fino al suicidio come avviene nella Cina di oggi per le multinazionali e per i miliardari cinesi che magari siedono nel Comitato Centrale del PCC In quanto alla grandezza della Cina osservo che ai comunisti non interessa la grandezza esteriore dello Stato se questo non discende dalla grandezza dei contenuti filosofici umani e sociali dello Stato stesso. Uno Stato è grande se la gente che lo abita sta bene. Uno stato potente come gli USA con la maggioranza della sua popolazione che sta m ale non va bene, non può diventare un modello non è grande. E' potente e basta.
Non dimentichiamo infine che Stalin voleva portare la settimana lavorativa a venti ore. Lo avrebbe fatto se ne avesse avuto il tempo dopo la grande guerra patriottica o se i suoi successori non fossero stati avidi revisionisti.....

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