sabato 7 settembre 2013

stamattina a Mondello, sotto l'ombrellone


    Stamattina a Mondello, sotto l'ombrellone.

    Una bellissima mattinata di sole e di mare. Il mare una incantevole tavola di smeraldo. La temperatura dell'acqua 24 gradi. Spiaggia quasi deserta dalle otto fin quasi alle dieci quando si è riempita di gente lieta di regalarsi una giornata di grande distensione, di sereno godimento del cielo, del mare, dei monti che delimitano la spiaggia.
    Passano ancora tanti vocumprà. Oramai li conosciamo tutti. Sono una trentina ed offrono le povere cose di bigiotteria, occhiali, vestitini, ed altre cose che certo non fanno concorrenza e nulla tolgono al nostro commercio.
    Tra questi qualche pakistano. Si distinguono per il lungo vestito bianco che portano e per la straordinaria finezza della loro orificeria di pietre dure anelli bracciali collane. Aprono delle pezze di velluto e dentro ci sono bellissimi prodotti di una cultura millenaria che evoca atmosfere orientali magiche.
    Si tratta di oggetti che costano pochissimo al massimo dieci o quindici euro ma che sono state fatte con infinita arte e pazienza in ore ed ore di lavoro.
    Pensavo mentre uno di questi ragazzi pakistani mostrava le sue collanine ad un gruppo di signore che magari in quello stesso momento la sua famiglia veniva bombardata ed uccisa da un drone americano. Che una volta uccisa nessuno si sarebbe occupato di sapere chi fosse e come si chiamasse e che questo ragazzo telefonando non trovasse nessuno a rispondergli da casa.
    A questo punto ho voglia di possedere un mitra e di andare a sparare a coloro che ci tengono in pena, che uccidono senza ragione soltanto per tenere il loro artiglio ben infisso nella zona che colpisce. Colpiscono spesso di notte e con la sicurezza dei mafiosi spavaldi ma vili che non renderanno conto e non pagheranno per i loro omicidi.
    Stamattina a Mondello, sotto l'ombrellone. Una bellissima mattinata di sole e di mare. Il mare una incantevole tavola di smeraldo. La temperatura dell'acqua 24 gradi. Spiaggia quasi deserta dalle otto fin quasi alle dieci quando si è riempita di gente lieta di regalarsi una giornata di grande distensione, di sereno godimento del cielo, del mare, dei monti che delimitano la spiaggia. Passano ancora tanti vocumprà. Oramai li conosciamo tutti. Sono una trentina ed offrono le povere cose di bigiotteria, occhiali, vestitini, ed altre cose che certo non fanno concorrenza e nulla tolgono al nostro commercio. Tra questi qualche pakistano. Si distinguono per il lungo vestito bianco che portano e per la straordinaria finezza della loro orificeria di pietre dure anelli bracciali collane. Aprono delle pezze di velluto e dentro ci sono bellissimi prodotti di una cultura millenaria che evoca atmosfere orientali magiche. Si tratta di oggetti che costano pochissimo al massimo dieci o quindici euro ma che sono state fatte con infinita arte e pazienza in ore ed ore di lavoro. Pensavo mentre uno di questi ragazzi pakistani mostrava le sue collanine ad un gruppo di signore che magari in quello stesso momento la sua famiglia veniva bombardata ed uccisa da un drone americano. Che una volta uccisa nessuno si sarebbe occupato di sapere chi fosse e come si chiamasse e che questo ragazzo telefonando non trovasse nessuno a rispondergli da casa. A questo punto ho voglia di possedere un mitra e di andare a sparare a coloro che ci tengono in pena, che uccidono senza ragione soltanto per tenere il loro artiglio ben infisso nella zona che colpisce. Colpiscono spesso di notte e con la sicurezza dei mafiosi spavaldi ma vili che non renderanno conto e non pagheranno per i loro omicidi.
   

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