Stalin
Un brano di un suo discorso del 1941 pronunciato nel corso della invasione tedesca dell'URSS
"Ma in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America esistono delle elementari libertà democratiche, esistono dei sindacati di operai e di impiegati, esistono dei partiti operai, esiste il parlamento, mentre in Germania, sotto il regime hitleriano, tutti questi istituti sono stati distrutti. Basta confrontare queste due serie di fatti per comprendere la sostanza reazionaria del regime hitleriano e tutta la falsità delle chiacchiere dei fascisti tedeschi sul regime plutocratico anglo-americano. In sostanza il regime hitleriano è una copia del regime reazionario che esisteva in Russia sotto lo zarismo. È noto che gli hitleriani calpestano tanto volentieri i diritti degli operai, i diritti degli intellettuali e i diritti dei popoli, quanto li calpestava il regime zarista, e che essi organizzano tanto volentieri i pogrom medioevali contro gli ebrei quanto li organizzava il regime zarista.
Il partito hitleriano è un partito di nemici delle libertà democratiche, un partito della reazione medioevale e dei pogrom ultrareazionari.
E se questi imperialisti sfrenati e reazionari acerrimi continuano tuttora a coprirsi della veste di «nazionalisti» e di «socialisti», lo fanno per ingannare il popolo, per abbindolare la gente semplice, per coprire con la bandiera del «nazionalismo» e del «socialismo», la loro brigantesca essenza imperialistica.
Corvi che si rivestono di penne di pavone... Ma per quanto i corvi si rivestano di penne di pavone non cessano di essere corvi.
«Bisogna cercare di ottenere con tutti i mezzi, — dice Hitler, — che il mondo sia conquistato dai tedeschi. Se vogliamo creare il nostro grande impero tedesco dobbiamo soprattutto cacciare e sterminare i popoli slavi: i russi, i polacchi, i cechi, gli slovacchi, i bulgari, gli ucraini, i bielorussi. Non c'è nessun motivo per non farlo».
«L'uomo, — dice Hitler, — è peccatore fin dalla nascita, lo si può dirigere solo mediante la forza. Nel modo di trattarlo è permesso qualsiasi mezzo. Se la politica lo esige, bisogna mentire, tradire e persino uccidere».
«Uccidete, — dice Goering, — uccidete tutti coloro che sono contro di noi. Uccidete, uccidete! La colpa non sarà vostra, l'assumo io, e perciò uccidete».
«Io redimo l'uomo, — dice Hitler, — dall'umiliante chimera che si chiama coscienza. La coscienza, come l'istruzione, deforma l'uomo. Io ho il vantaggio di non essere trattenuto da nessuna considerazione di ordine teorico o morale».
In un ordine emanato dal comando tedesco il 25 settembre al 489° reggimento di fanteria, ordine trovato indosso ad un sottufficiale tedesco ucciso, si legge:
«Ordino di aprire il fuoco contro ogni russo, appena apparirà alla distanza di 600 metri. Il russo deve sapere di avere davanti a sé un nemico risoluto, dal quale non può attendersi nessuna misericordia».
In un appello del comando tedesco ai soldati, trovato indosso al tenente Gustav Ziegel, di Francoforte sul Meno, rimasto ucciso, è detto:
«Tu non hai cuore e nervi. Nella guerra essi non ti occorrono. Distruggi in te la pietà e la misericordia. Uccidi ogni russo, ogni sovietico. Non arrestarti se davanti a te vi è un vecchio o una donna, una fanciulla o un ragazzo. Uccidi! Così tu ti salverai dalla morte, assicurerai l'avvenire della tua famiglia e ti coprirai di gloria eterna».
Eccovi il programma e le direttive dei caporioni del partito hitleriano e del comando hitleriano, programma e direttive di uomini che hanno perso l'aspetto umano e sono caduti al livello delle belve feroci.
E questa gente priva di coscienza e di onore, gente con una morale animalesca, ha la sfacciataggine di fare appello all'annientamento della grande nazione russa, la nazione di Plekhanov e di Lenin, di Belinski e di Cerniscevski, di Pusckin e di Tolstoi, di Glinka e di Ciaikovski, di Gorki e Cekhov, Siecenov e Pavlov, Repin e Surikov, Suvorov e Kutusov! ...
Gli invasori tedeschi vogliono una guerra di sterminio contro i popoli dell'Unione Sovietica. Ebbene, se i tedeschi vogliono una guerra di sterminio, l'avranno. (Applausi fragorosi e prolungati).
D'ora innanzi il nostro compito, il compito dei popoli dell'Unione Sovietica, il compito dei combattenti, comandanti e dirigenti politici del nostro esercito e della nostra marina consisterà nello sterminare fino all'ultimo tutti i tedeschi penetrati sul territorio della nostra Patria come invasori. (Fragorosi applausi. Grida: «È giusto! Urrà! »).
Nessuna grazia agli invasori tedeschi!
Morte agli invasori tedeschi! (Applausi fragorosi)."
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1 commento:
Ma se Stalin era così bravo ed antihitleriano, come mai ha fatto firmare il patto Molotov-Ribbentrop?
Deve essere stato un errore di trascrizione: loro volevano dichiarare guerra ma stare sulla difensiva.
Chissà lo stupire dei soldati russi, per due anni a chiedersi perchè i tedeschi non attaccavano! Oltretutto nel frattempo si erano anche fregati tra il lusco ed brusco le repubbliche Baltiche e mezza Polonia (Katin inclusa...).
Avranno attribuito il tutto alla superiore organizzazione socialista?
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