lunedì 7 ottobre 2013
Un Paese neonazista
Un paese neonazista
I sopravvissuti indagati dalla Magistratura per emigrazione clandestina (anche se i giudici dicono si tratta di atto dovuto). Quando li condanneranno diranno che si tratta anche stavolta di atto dovuto.
I pescherecci dei soccorritori sono stati sequestrati (non trovo la notizia che ho sentito per radio) ed il loro equipaggio sottoposto a procedimento giudiziario. Oltre al disagio di dover sopportare un processo ad Agrigento ci sarà il danno economico del blocco del peschereccio. Molte famiglie resteranno senza reddito.
Questi sono frutti velenosi della legge Bossi-Fini che io attribuirei anche
al centro-sinistra. In questo ventennio c'è stata una gara da centro-destra e centro-sinistra a chi fosse più xenofobo. Ricordo Penati che stanziava 250 mila euro della Provincia di Milano per le ronde. Ricordo i sindaci del nord che tagliavano le panchine dei parchi per impedire agli extracomunitari di riposare e la lunga guerra ai lavavetri. Zanonato si vantò come sindaco di Padova di avere sostituito i semafori con rotonde appunto per evitare il fastidio dei lavavetri.
Non dimentico la campagna di odio verso i rom alla quale si prestò anche Veltroni sindaco di Roma. Ho davanti gli occhi la casupola distrutta dalle ruspe di una famiglia rom e una bambina che tentava di raccogliere tra le macerie i suoi libri e quaderni.
Anche Cofferati che in generale è una persona che conserva tratti davvero di sinistra quando fu Sindaco di Bologna volle occuparsi dello sgombero con
ruspe degli argini del fiume Reno.
Il ventennio berlusconiano è stato tale anche per l'adesione culturale della cosidetta sinistra (Pd) alle scelte che si sono fatte verso gli stranieri ed in tantissime altre cose.
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