giovedì 17 ottobre 2013

Shoah e Porajmos


Lettera agli On.li Boldrini e Grasso
Lettera ai capigruppo

Illustri Presidenti, Illustri parlamentari!

Vi accingete a discutere una legge che istituisce il reato penale di negazionismo. Non condivido questa scelta che peraltro avviene nel contesto di una attività parlamentare che non si preoccupa di introdurre in Italia il reato di tortura, non si propone di abolire la Bossi-Fini e la Giovanardi per sfoltire le carceri italiane. Insomma scavalca le priorità delle cose da fare per qualcosa di profondamente sbagliato e liberticida e di parte.
Il reato di negazionismo colpisce la libertà di opinione e nega il diritto di dissentire dai racconti che ci fa una certa storiografia. Chi stabilirà quale è la verità dell'Olocausto? Sostenere che le vittime furono quattro milioni e non sei milioni di ebrei sarà reato?
Sarà forse Israele a decidere quale è la verità della Shoah?
Ci sono evidenti ragioni che militano per lasciare le cose come stanno e non istituire il reato di negazionismo.
Ma nel caso che il Parlamento si orientasse nel senso di fare una legge che fa diventare il negazionismo reato penale punibile con la carcerazione bisogna farlo non solo per la Shoah ma anche per l'Olocausto dei popoli rom e sinti : Porrajmos.
I popoli rom e sinti sono stati gravemente falcidiati nei lagers di Hitler e dei suoi alleati. Anche i campi di concentramento di Mussolini erano pieni di rom e sinti.
Se si istituisce il reato di negazionismo per la Shoah si deve anche istiturlo per Porrojmos.
Sarebbe una ulteriore gravissima discriminazione non riconoscere nel reato di negazionismo l'Olocausto dei Rom e dei Sinti: Porrajmos!
Pietro Ancona
Società Umanitaria
Palermo

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