venerdì 20 maggio 2011

Il mondo libero è un regime

Il mondo libero è un regime

Se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale probabilmente vivremmo in un sistema totalitario basato sulla dominanza della razza ariana di ceppo germanico e su vari gradi o livelli di sottomissione dei popoli sconfitti. La seconda guerra mondiale è stata vinta dagli "alleati" ed in particolare dagli USA che, a distanza poi di settanta anni facevano saltare in aria il sistema socialista del loro principale alleato la grande URSS. Ora gli anglosassoni sono i padroni dell'Occidente e, sebbene non siano crudeli e totalitari come il nazismo dentro i loro confini (sono crudelissimi con i popoli ai quali fanno la guerra) tuttavia esercitano una pesante tirannia attraverso gli strumenti militari, finanziari e della comunicazione. Non sappiamo cosa sarebbe stato il nazismo anche se lo immaginiano attraverso quanto abbiamo scoperto ad Auschwitz. Ma i nuovi padroni del mondo, del cosidetto mondo libero, hanno Guantanamo e Gaza e tengono sotto costante ricatto i loro alleati come usava fare Atene con la Confederazione di Delo. La Germania e l'Italia sembrano nazioni libere e non lo sono: sono lardellate da centinaia di basi militari USA. Nonostante l'intervento della Resistenza che liberò le principali città italiane dai nazisti prima dell'arrivo degli alleati, l'Italia è costretta ad umilianti episodi di sottomissione come l'allargamento della base militare di Vicenza o il dovere, contro i suoi interessi, di impugnare le armi contro la Libia con cui era legata da quaranta anni di felice collaborazione e diversi trattati di pace.
Il sistema della comunicazione garantisce una opinione pubblica sempre più malleabile. Non esiste un solo giornale in tutto l'Occidente che sia in grado di sostenere apertamente una tesi diversa da quelle delle veline USA e di Israele. Prendete il caso Gheddafi e della guerra libica: è stata diffusa la notizia di orribili massacri "contro il suo stesso popolo" perpetrati da Gheddafi come verità sacrosanta e si tratta di una bugia mediatica. In questi giorni abbiamo il caso del Direttore del Fondo Monetario Internazione arrestato e sbattuto come mostro il prima pagina. Non abbiamo mai visto la donna che lo accusa del terribile crimine di stupro e credo non la vedremo mai ammesso che non si volatilizzi senza lasciare tracce di se. Strauss-Kahn è accusato di violenza sessuale. Mi sono chiesto come si può usare violenza in un rapporto sessuale orale quando la persona non consenziente può staccare il pene dello stupratore con un morso. E' chiaro che si è trattato di un rapporto con persona consenziente che viene manovrata da forze potentissime contro il "pollo" caduto nel trappolone. Cui prodest? Gli USA ci guadagnano la conservazione del FMI cosi com'è senza "le riforme" proposte da DSK e che sarebbero state sostenute dal Bric ed altri Stati che gemono sotto la dittatura finanziaria di Wall Street; Sarkozy fa un doppio guadagno liberandosi di un pericolosissimo concorrente per l'Eliseo e piazzando la sua amica Lagarde al posto di DSK. Il povero malcapitato non potrà contare su una corrente massmediatica a lui favorevole e dovrà togliersi dalla scena al più presto possibile se non vorrà passare il resto della sua vita in galera.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla messa in scena dell'omicidio di Bin Laden rivendicato da Obama che si è sollazzato a mostrarsi assieme alla Clinton ed una diecina di collaboratori mentre assistono a un diretta della cattura ed uccisione dell'inerme capo di Al Qaeda. Tutta la batteria massmediatica dell'Occidente ha dato per verissime e per scontate le favole raccontate. Ci è stato financo riservato il seguito del morto che parla, di una cassetta preregistrata da Bin Laden con la quale si annunziano altre minacce e sfragelli che non sono mai accaduti. L'unico sfragello accaduto è l'11 settembre ma si tratta di un colossale false flag che ci si ostina a ritenere vero al cento per cento.
La libertà di stampa era una sorta di tabù ed era financo diventato un mito negli anni del Watergate e del Washington-Post. Ora, ammesso che anche quella storia sia stata davvero opera spontanea ed autonoma di giornalismo investigativo, tutto è cambiato. La stampa in occidente è al servizio dei governi e delle maggiori società industriali o finanziarie. Un centinaio di giornalisti, alcuni di grossi calibro, dal NYT a La Repubblica cucinano giornalmente la stessa velina. Anche le agenzie di stampa sono rigorosamente embedded e difficilmente filtrano notizie provenienti da ambienti come la Russia, il Brasile, la Cina.
Nel mondo della comunicazione il potere delle società editrici sulla carta stampata e sulla televisione condiziona la nostra vita. Vivere in Occidente è vivere in un regime. Se prendete in mano due giornali uno nordamericano e l'altro francese o tedesco vi accorgerete che dicono esattamente le stesse cose, quasi con le stesse parole. Ci sono poi una trentina di opinionisti che danno la "interpretazione" dei fatti e ne forniscono la vulgata politica. Non sapremo mai realmente cosa sta accadendo a Tripoli e quante bombe all'uranio sono state sganciate sulla popolazione civile. Non c'è un solo giornale, un solo giornalista che sia in grado di scriverlo. D'altronde l'uccisione di quasi quattrocento giornalisti nei teatri di guerra ultimo dei quali Vittorio Arrigoni che forniva nel suo blog un diario del genocidio a bassa intensità ma continuo della popolazione ci dicono quanto importanza annetta l'Impero alla comunicazione.
Il mondo "libero" in cui viviamo è in verità un regime. L'opinione pubblica non esiste perchè viene manipolata da una stampa asservita. Provate a chiedere a dieci persone che incontrate per strada del perchè della guerra libica. Vi risponderanno tutte perchè Gheddavi stava massacrando il suo popolo! Il fatto che la notizia sia una menzogna non ha alcuna importanza.
Pietro Ancona
www.spazioamico.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

salve amici Io è piaciuto questo progetto qui si sta facendo un bel lavoro molto potente!:)
scusa mio cattivo italiano
ciau