L'Italia colpita assieme a Gheddafi.
Non condivido chi dice che gli USA sono stati sorpresi dagli avvenimenti che hanno scosso e continuano a scuotere quella che alcuni, con locuzione colonialista, chiamano quarta sponda del Mediterrano e la penisola arabica. Non credo proprio. Credo che la rivolta del pezzo di classe dirigente libica che si è impadronita subito della zona dei pozzi petroliferi sia stata lungamente e minuziosamente preparata anche negli uffici delle grandi compagnie petrolifere e naturalmente dal Pentagono. Non so se la Nato ne fosse al corrente ma non dubito che i fratelli inglesi siano stati della partita. Si tratta della più grande rapina organizzata dagli anglosassoni dopo lo spaccio dei derivati fasulli. La Libia ha già avuto sequestrati 70 miliardi di dollari di fondi sovrani e credo che ci sia un piano di spartizione delle immense straordinarie risorse petrolifere attuali e quelle avvistate nel golfo della Sirte. I dirigenti del Comitato dei Rivoltosi che siede a Bengasi si muovono negli uffici della Unione Europea, della Nato e dell'ONU con la naturalezza di chi è conosciuto da tempo ed è stato riconosciuto ancora prima di avere strappato il potere al colonnello Gheddafi. Ci sono tante riflessioni da fare sulle " rivoluzioni" della Tunisia, dell'Egitto, dello Yemen, del Behrein. Intanto, all'indomani della rivoluzione vittoriosa in Tunisia i giovani che l'hanno fatta scappano verso l'Europa a migliaia e migliaia. Ma come! non dovrebbero essere i complici di BenAlì a scappare come questi e la consorte hanno fatto
portandosi dietro 1500 chili di oro in lingotti ed avendo già all'estero trenta miliardi di euro che non risulta siano stati sequestrati dal solerti governi occidentali? Che ne è stato di Ben Alì e di Mubarak.? Del primo ci è stata raccontata la storia che è morto proprio allo indomani dell'espatrio e di Mubarak non sappiamo più niente. Ci hanno raccontato che è malato e non ci dicono niente ma proprio niente dei 50 miliardi di euro che questi ha depositato all'estero. Il refugium peccatorum dei tiranni è l'Arabia Saudita che con le sue televisioni scrive le veline a tutta la stampa occidentale raccontando balle colossali che vengono accettate nella colta Europa come notizie vere. L'ultima balla è la richiesta di Gheddafi al Comitato Monarchico di Bengasi di trattare in cambio di un salvacondotto per se, per la famiglia e per i suoi soldi......
Non credo proprio che quanto stia accadendo non sia stato programmato. L'Impero studia i suoi piani e non sono mai piani di pace, ma di arricchimento della cupola mafiosa delle multinazionali e del pentagono a spese del mondo. Si rifanno delle perdite che il sistema finanziario ha subito e che vengono recuperate spremendo i popoli attraverso il FMI, costringendo l'Europa ad un welfare sempre più povero, abbassando i salari dei lavoratori e riducendo quasi ad elemosine le pensioni e con le guerre di rapina. Nel caso della Libia ci sono in gioco tutta la ricchezza che è stata accumulata negli anni dalla geniale lungimirante e saggia gestione di Gheddafi e le risorse petrolifere. Inoltre, con la Libia si colpisce quasi a morte l'Italia. Che fine farà la vituperata ENI a cui le Sette Sorelle danno la caccia fin dall'assassinio di Enrico Mattei? Cesserà l'interscambio di venti miliardi di euro annui tra Italia e Libia e una grande pacifica cooperazione economica e culturale entrerà in crisi forse per sempre. Con l'aggressione alla Libia c'è anche un attacco sferrato all'Italia ed all'Europa. Non è forse casuale la fuga dei buoi dalla stalla. Perchè la Fiat si trasferisce negli USA? Perchè Bulgari si mette sotto l'ala della Francia? Insomma, perchè c'è un fuggi fuggi delle maggiori imprese dall'Italia? Si tratta solo di delocalizzazione oppure c'è all'orizzonte un periodo difficile per il nostro Paese? Credo che si stia programmando la retrocessione dell'Italia assieme a quella dei paesi del Pigs....Per retrocedere l'Italia bisognava assestarle un colpo mortale. Il colpo mortale arriva attraverso la Libia.
In fondo i potenti di sempre hanno sempre avuto disprezzo per il nostro Paese. Non disse Metternick al Congresso di Vienna del 1815 che l'Italia era " una espressione geografica"?
Kissinger e le teste d'uovo dei neocon al potere non la pensano diversamente. Senza Eni e Finmeccanica, senza il grande polmone libico, diventeremo più piccoli e più poveri. Ci resta il rapporto con la Russia. Ma anche di questo il Capo Mafia della casa Bianca presto ci chiederà il conto....
Tutto il Mediterraneo risulterà diverso dopo la guerra alla Libia e diventerà una sorta di lago americano. Alle importanti basi militari USA di Napoli e Catania si sommerà il presidio del Nord Africa di forti postazioni USA.
Per tutto questo e non solo per questo faccio il tifo per il colonnello Gheddafi e la sua Libia. Ma è assai difficile resistere ai progetti dell'Impero.-
Ieri sono state rese note le statistiche dell'Afghanistan relative al 2010: 2800 morti in grande parte donne e bambini. Non sappiamo quanti feriti, mutilati, malati... Non importa niente a nessuno. Santoro non dedicherà a questi un numero di Anno Zero. In fondo si tratta soltanto di una statistica di persone che scompaiono lontano dalla nostra vista.
Pietro Ancona
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