.IL SALARIO MINIMO GARANTITO TUTELEREBBE ANCHE GLI SCHIAVI BIANCHI DELLA LEGGE BIAGI A CINQUECENTO EURO AL MESE.
=====================Rosarno razzismo come negli Usa anni '60
società
di Piero Sansonetti
A Rosarno è caccia all’immigrato. Prima picchiati con le spranghe e usati come bersagli di fucili ad aria compressa, ora inseguiti dalla polizia che li imprigiona nei Cie per rimandarli a casa di forza, o addirittura per metterli in galera.
Anticipazione reportage da Rosarno di Giulia Cerino che uscirà sul settimanale in edicola il 15 gennaio
Gruppi di cittadini “bianchi” si sono armati di spranghe, coltelli e anche fucili, hanno alzato le barricate e si sono lanciati all’inseguimento degli africani rimasti isolati. Due immigrati neri sono stati gambizzati dai cittadini di Rosarno. La situazione assomiglia molto a quelle che si creavano cinquant’anni fa in Alabama e in Missisipi, quando il Ku Klux Klan era forte e il razzismo era considerato quasi un valore da molta parte della popolazione degli Stati del sud degli Usa.
Negli Stati Uniti però ci fu una reazione del ceto politico. Nel 1962, quando il governatore democratico dell’Alabama, George Wallace, impedì ad uno studente nero di entrare all’università (perché considerava l’università una cosa riservata ai bianchi) il ministro della giustizia Bob Kennedy spedì a Montgomery la guardia nazionale, che si scontrò con la polizia locale guidata da Wallace ed ebbe la meglio. Lo studente nero, un certo John Meredith, fu ammesso all’università.
Qui da noi, invece, di fronte ai fatti di Rosarno – dove migliaia di persone africane sono tenute in stato di schiavitù, pagate un euro all’ora, lasciate in baracche fatiscenti- il mondo politico ha reagito con le parole del ministro Maroni: “siamo stati troppo tolleranti con i clandestini in questi ultimi anni..”. Si ha detto proprio così: troppo tolleranti. Cioè? Cioè ci siamo limitato a fare leggi che stabiliscono che è reato essere neri, o giù di lì. E abbiamo favorito in tutti i modi la schiavitù. Non è tolleranza forse?
Del resto anche Giulio Cesare, quando parlò in Senato contro Crasso, nei giorni della rivolta di Spartaco, e chiese il comando dell’esercito, usò esattamente le stesse argomentazione: “siamo stati troppo tolleranti con gli schiavi, e loro ora se ne approfittano”.
La sinistra? Già, la sinistra
47. #
Introduciamo il salario minimo
Discutendo oggi con un mio amico economista dei fatti di Rosarno gli ho detto: forse sarà il caso che nel nostro pease si cominci a discutere di introdurre il salario minimo. Come è noto in Italia c'è la pensione minima, ma non c'è una legge nazionale che regola il salario minimo. La presenza di una estesa contrattazione sindacale fino ad oggi non aveva reso necessario questo tipo di legislazione. Negli Stati Uniti una legge federale ha introdotto il salario minimo nel 1938 e da allora è stato continuamente rivisto verso l'alto. Ci sono inoltre 32 Stati americani che con leggi statali hanno fissato un salario minimo superiore a quello Federale. Nel mondo ci sono più di cento paesi tra quelli industrializzati e queli in via di sviluppo che hanno leggi chi fissano il salario minimo. Gli economisti hanno studiato a lungo costi e benefici di questo tipo di legislazione, arrivando a conclusioni controverse. Ma nelle situazioni estreme come quella che si sta verificando in Italia non credo ci siano altri rimedi immediati.
I fatti di Rosarno dovrebbero scuotere la coscienza di ogni persona che si dichiara democratica, che possiede quel senso di giustizia che madre natura dà ad ogni essere umano, che ha un riferimento seppur minimo a qualche nozione del bene sia essa di origine laica o religiosa. Se non è così allora vuol dire che siamo delle bestie, non degli uomini.
Assistiamo a forme di sfruttamento dell'uomo sull'uomo che un paese che si dichiara democratico non può e non deve tollerare. Si qui in Italia ci sono persone che sono costrette a lavorare a salari inferiori a 20 euro al giorno, sotto le minacce di aguzzini e mafiosi. Persone che hanno standard di vita inferiori agli schiavi d'america. E questa non è una battuta. Le condizioni di vita degli schiavi d'america erano comparabili sul piano economico a quello dei lavoratori salariati. Se poi queste persone si ribellano le prendiamo a sprangate e fucilate e il governo dichiara che siamo troppo tolleranti con i clandestini. Tutto questo succede qui oggi in Italia non nel Sud Africa di vent'anni fa!
Sansonetti se vuole che il suo giornale faccia qualcosa di utile lanci una campagna per l'introduzione del salario minimo in Italia per fermare intollerabili forme di sfruttamento dell'uomo sull'uomo
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