mercoledì 6 gennaio 2010

i terroristi

leggo su Liberazione un articolo di Martino Mazzonis che assume per lo Yemen la "velina" che gli americani passano ai massmedia occidentali per le loro campagne di avvelenamento sul terrorismo
e quindi giustificativo dei massacri in corso in quel disgraziato Paese che ha la disgrazia di essere interessante per gli USA per ragioni geostrategiche (corno d'africa etc).
L'articolo è sconcertante innanzitutto per la definizione ed implicita criminalizzazione dei terroristi.
Dà per buono un false flag costruito apposta per terrorizzare i cittadini americani basato su un personaggio come Faruk, figlio di uno degli uomini più potenti dell'Africa, ammanigliato con l'alta finanza mondiale, cavaliere del lavoro in Italia per la criminale copertura data all'Agip nello inquinamento della foce del Niger. Un attentatore singolare, forse psicolabile che non era ancora sceso ammanettato dall'aereo ed aveva già avuto il tempo di raccontare di essere stato addestrato in Yemen, di sapere che altri 25 terroristi sono pronti ad attaccare gli USA, di appartenere ad AlQaeda.
Mazzonis poi accredita la tesi secondo la quale lo Yemen è una vecchia centrale terroristica.
Leggendolo mi sono ricordato di una villa di Palermo in cui oltre il solito Garibaldi a cavallo che, come sappiamo, combatte in America e non abbiamo mai letto nei testi di storia che fosse considerato un terrorista, c'è il busto di un eroe polacco venuto a cambattere per il Risorgimento italiano e una per tutte delle brigate internazionali che combatterono in Spagna nel 1936. Erano tutti terroristi?
Nel mondo c'è un solo grande e terribile terrorismo: quello anglosassone. Gli americani, a seconda dei loro interessi strategici o economici, etichettano gli Stati e ne danno una classificazione. Quelli che hanno nel mirino diventano "stati canaglia". In generale non accettano culture ed economie diverse da quella loro tranne che nei casi di totale asservimento come è il caso dell'Egitto che funge da secondino dei palestinesi per Israele. Da dieci anni massacrano l'Iraq e l'Afghanistan con bombe che stanno distruggendo anche il patrimonio genetico delle popolazioni. A Kabul o Bagdad nascono sempre più bambini-mostri dopo i bombardamenti all'uranio.
Perchè i musulmani di tutto il mondo non dovrebbero accorrere a combattere a fianco dei loro fratelli
invasi da centinaia di migliaia di soldati e di contractors? Che cosa hanno di diverso della brigata Sanders che combattè il nazi.fascismo?
Obama, che è di gran lunga più pericoloso del suo predecessore, ha montato un teatrino per terrorizzare innanzitutto l'opinione pubblica americana. In questi giorni di feste, ha paralizzato per giorni gli aeroporti gridando " al lupo, al lupo". La stessa tecnica di manipolazione usata per fare vendere l'inutile e dannoso vaccino contro l'influenza suina. Si presenta alla stampa con la faccia incazzata e stravolta in preda ad un procurato delirio isterico contro AlQaeda che dovrebbe essere
sdradicata. Naturalmente si riferisce alla resistenza patriottica che in Yemen ed in Somalia ha il consenso della popolazione ed il controllo del territorio. Come dappertutto. Dovrebbe riflettere Obama sul fatto che dopo anni ed anni di occupazione militare in Iraq ed Afghanistan i due governi quisling non si reggono e cadrebbero immediatamente se gli Usa ed i "volenterosi" si ritirassero.
La sinistra perde la sua identità quando cessa di vedere i problemi dal punto di vista della alternativa all'imperialismo ed al capitalismo. Si smarrisce in Yemen o in Iran quando accredita la tesi di Aqaeda o fa di Musavi il referente di una lotta per la democrazia. Quando non capisce che la vittoria di Musavi su Ahmanidinjed è la fine dell'indipendenza dell'Iran ha davvero smarrito la propria identità

Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

03/01/2010
http://www.liberazione.it/a_giornale_index.php?DataPubb=03/01/2010

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