mercoledì 27 gennaio 2010

Il giorno della memoria e l'ipocrisia

LA GIORNATA DELLA MEMORIA E L'IPOCRISIA

C'è chi pensa che la memoria sia negativa perchè tiene sempre vive ed aperte le ferite, divide i popoli
coltiva l'odio per i torti subiti e quindi sarebbe meglio l'oblio, vivere nel presente guardando al futuro e rimuovere gli elementi di divisione e di rancore. Altri pensano che la memoria sia giusta, per non dimenticare il martirio di quanti furono ingiustamente perseguitati ed uccisi, per insegnare all'umanità a non ricadere nella barbarie del crimine. L'Italia si è data una legge per ricordare l'Olocausto e l'orrore
del nazifascismo e dei suoi campi di sterminio. In effetti il ricordo dei crimini di Hitler non è mai diventato condanna o rifiuto del popolo tedesco ma della terribile ideologia che originò gli orrori più
spaventosi del novecento.Quindi ricordare non vuol dire odiare indiscriminatamente coloro dai quali è venuto il male, la tragedia per milioni di esseri umani ma liberarci e distanziarci dalle ideologie che
discriminano per pregiudizi razzisti o odio politico e sociale.
Ma, nonostante sia viva la memoria dell'OLocausto ed è diventato addirittura reato penale negarlo in alcuni paesi europei e qualcuno sia finito in carcere come "negazionista", pare che non abbiamo imparato niente dagli errori e dai delitti dei nostri predecessori. Israele, Nazione nata per dare un focolare agli ebrei dopo lo sterminio di gran parte di loro, tiene in oppressione la popolazione palestinese rinchiusa da un grande muro che, d'accordo con gli Egiziani, sta rendendo ancora più impenetrabile. Un milione e mezzo di esseri umani sono privati della libertà, del pane,di quanto serve alla vita e impazziscono in una striscia di terra dove sono stipati attorno alle rovine della loro città rasa al suolo ed avvelenata dall'uranio e dal fosforo che fanno nascere bambini deformi, mostriciattoli inguardabili. Ricordare i crimini di Hitler e di Mussolini e ripeterli contro bambini inermi
tenuti prigionieri, donne e uomini incarcerati e spesso torturati soltanto perchè legittimamente resistenti al nemico occupante, è schizzofrenico. Non fare agli altri quanto non vorresti fosse stato mai fatto a te!
Da anni l'Occidente è sottoposto ad una propaganda non diversa da quella nazista degli anni trenta. Allora erano gli ebrei ed i bolscevichi le bestie nere additate al ludibrio ed all'odio degli europei, il pericolo da esercizzare con la violenza e l'odio. Oggi, la bestia nera è l'Islam ed una martellante propaganda di gran parte dei massmedia diffonde paure e spaventi tra la popolazione. Si scrive e si sostiene che l'Islam ha un programma di conquista del mondo, per la costruzione di un sultanato universale e la nostra sottomissione ad esso. Si favoleggia di un conflitto di civiltà che metterebbe in pericolo il nostro futuro e si occupano militarmente nazioni come l'Afghanistan, l'Iraq violentando le loro culture ed il loro assetto giuridico. Tornano le leggi razziali a suo tempo volute da Mussolini contro gli ebrei ed ora dall'Italia democratica contro i migranti che se perdono il lavoro e diventano "clandestini" vengono imprigionati e le loro famiglie smembrate! Dietro la spinta espansionistica verso oriente degli USA vengono indurite le leggi sulla sicurezza e vengono progressivamente smantellate le garanzie ed i diritti. La Patriot Act ha fatto scuola. Gli inglesi si accingono a controllare le città con aerei drone. Gli aeroporti sono diventati luoghi nevrastenici in cui si rischia di essere arrestati o uccisi per un gesto sospetto. Gli americani, nella indifferenza del mondo, tengono prigionieri e torturano persone definite "terroriste" e che magari sono soltanto patrioti o persone del tutto innocenti. Possiamo definire Guantanamo un lagers hitleriano? Quale diritto hanno gli Usa di privare i prigionieri di Guantanamo dei loro diritti e di escluderli da ogni contatto con le loro famiglie e con il mondo?
Gli zingari che ieri venivano inceneriti ad Auschwitz hanno avuto la loro shoah ( porrajmos)
che travolse agli inferi almeno centinaia di migliaia di loro oggi sono soggetti a linciaggio
ed alla intensa propaganda razzista anche di tanti amministratori pubblici. I loro campi vengono demoliti con le ruspe da squadre di militari che non hanno riguardi neanche per i quaderni di scuola dei bambini; se incappano in un reato vengono condannati al massimo della pena o addirittura senza colpa come accade alla ragazza di Ponticelli.
A che serve la giornata della memoria se la sua celebrazione non induce a criticare e condannare il razzismo e la guerra? Rosarno ha avuto le caratteristiche di un pogrom anche se non ci sono stati gravissimi fatti di sangue. C'è una contraddizione tra la Memoria dell'Olocausto e le leggi recentemente varate dal Parlamento italiano e la predicazione dell'odio contro vittime dipinte come potenziali aggressori.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

1 commento:

Roberto Antonucci ha detto...

Nel mio blog, che invito a vedere, ho scritto qualcosa di politicamente scorretto sulla Shoah, intitolata "Antisemita sarai tu!".