martedì 26 gennaio 2010

politici

Praga, Gerusalemme, Pechino, New York, Parigi, Messico, Santo Domingo: sette dei viaggi compiuti dal Sindaco di Bologna di cui abbiamo notizia perchè oggetto di verifiche da parte della magistratura.
Pare di capire che ci siano altri viaggi. E' veramente stupefacente la quantità e la destinazione dei viaggi di un solo amministratore. Naturalmente sono stati tutti spesati con dovizia di rimborso-spese essendo il politico globe trotter equiparato nei regolamenti alle cariche più alte. Tra questi viaggi risulta come destinazione anche Cancun in Messico, una rinomata località turistica affacciata sul Mare dei Caraibi. Che cosa ci poteva essere di tanto importante per la Regione Emilia-Romagna in un posto come questo?
L'Italia ha qualcosa come seimila comuni, centoventi province, venti regioni e tanti tanti enti pubblici o semipubblici di vario genere. Gli amministratori sono tutti stipendiati ed hanno autonomia di gestione della quale profittano fino in fondo. Guai a mettere in discussione la sacra "autonomia" degli enti locali. La grande tradizione municipalistica italiana che risale alle Repubbliche Marinare, ai Comuni ed alle Signorie e pronta ad insorgere subito. Ne vedremo di belle quanto entreranno a regime
le norme del federalismo fiscale. Se si facesse il conto dei viaggi compiuti dagli amministratori e dai loro seguiti raggiungeremmo cifre astronomiche, milioni di chilometri. Tutti viaggiano per i motivi più vari. Gli amministratori dell'Amia di Palermo si recavano dieci volte l'anno negli Emirati Arabi. Se si fruga senza troppa disattenzione tra le note spese presentate e riscosse dalla folla di voraci gaudenti
per i quali non c'è mai crisi troveremmo stranezze incredibili. Naturalmente, è tutto legale. Quando c'è l'illegalità un opportuna leggina ci mette rimedio come quella che consente all'aereo di Stato a disposizione del Presidente del Consiglio di imbarcare ospiti personali.
Il ceto politico, i suoi parenti e famuli è diventato una enorme sanguisuga che riesce a drenare denaro e privilegi da una pubblica amministrazione tenuta in vita da tasse sempre più gravose da sopportare.
Il suo costo è diventato troppo oneroso ed il suo distacco dalla gente sempre più incolmabile. L'omertà al suo interno è di stampo camorristico. Bertinotti giustificò l'uso dell'aereo di Stato fatto da Mastella per assistere ad una partita di calcio con il figlio ed altri amici un "risparmio" e non si limitava
da Presidente della Camera nelle trasferte . Brunetta gratta dallo Stato centinaia di migliaia di euro l'anno che somma al suo stipendio di professore e chiede ai pensionati di rinunziare ad una parte delle loro misere pensioni per i giovani precari pagati a due euro l'ora da imprenditori che imboscano all'estero centinaia di miliardi di euro.
Una situazione del genere non può durare a lungo. La corda è troppo tesa ma l'attenzione dei politici
è concentrata sul rebus di come evitare a Berlusconi i processi o nelle alleanze di Palazzo con l'UDC piuttosto che con l'odiata sinistra proletaria.
Cresce tra la gente insoddisfazione ed anche odio. Non è detto che la sopportazione di squilibri e diseguaglianze possa durare in eterno. L'Italia ha ancora una cultura della coesione e dei diritti. Non è l'America che si rassegna a vivere in tenda e sopporta il peso della prepotenza dei banchieri facendosi abbindolare dalle bugie di Obama. L'Italia non sopporterà a lungo il calvario di cinque milioni di biagizzati a 400 euro al mese. Milioni di lavoratori sono sottomessi ad un logoramento dei loro salari
a cui la CGIL vorrebbe mettere una pezza con qualche beneficio fiscale non rendendosi conto di diventare complice di una situazione insopportabile. La crisi è certamente oggettiva ma la sua gestione è odiosamente di parte. Prima o poi tutta la sofferenza sociale oggi compressa verrà alla luce!
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

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