PORNOGRAFIA BIPARTISAN?
Il monologo commercial-pornografico di Luttazzi con la minuziosa descrizione di uno stupro anale
accolto con mugugni di piacere orgasmico dalla folla del Palazzetto dello Sport non mi è piaciuto e mi anche indotto a giustificarne il suo allontamento dalla Rai. Lo youtube del monologo è probabilmente il più richiesto in internet e questo era nei calcoli del suo autore. Ci sono tanti, tantissimi modi, di depravare la comunicazione stuzzicando la voglia di proibito e di pornografico esistente in ognuno di noi. Luttazzi non ha contribuito alla causa della libertà sessuale e della piena e libera partecipazione
ad essa dei generi. Ha cinicamente fatto della pornografia spacciandola per altro.
Le reazioni delle esponenti del femminismo nazionale allo show è stato debole e "manierata".Lidia Ravera ha dato un buffetto quasi affettuoso a Luttazzi perdonandogli in fondo in fondo la squallida
ed inaccettabile rappresentazione della donna.
Il coito anale è quanto di più vicino ci possa essere alla predazione della donna oggetto del piacere maschile.
Questa rappresentazione della donna predata "inculata" che ha mandato in visibilio lo stesso Santoro
che ne godeva con intensi mugolii di piacere lancia un messaggio di piena omologazione a quello venuta dalla villa di Berlusconi, dal suo grande lettone, dalle "quindicine" delle donne-squillo che si
sono alternate e continuano ad alternarsi nel suo harem aperto ad altri vecchioni del suo giro. La donna di Luttazzi può essere stuprata per via anale, le squillo di Berlusconi fanno di tutto a pagamento e non esitano a riferirlo, quasi vantandosene, in TV. Che c'è di diverso in queste donne?
Anche la reazione del Papa e della Chiesa allo scandalo della pedofilia si muove nella stesse temperie culturale-. Se ci pensate bene, la Chiesa non condanna la pedofilia ed i preti pedofili quanto coloro che li denunziano. Oggi il Papa si è spinto fino a chiedere a Dio di dargli la forza per non farsi "intimidire" come se il problema fosse questo e non del terribile cancro che impesta la Chiesa in tutti i Continenti. La Chiesa continuerà ad essere pedofila, a proteggere i preti che si sono lasciati beccare,
a criminalizzare la stampa, gli avvocati, i giudici, che si sono permessi di giudicare gli stupratori.
Un clima da basso impero avvolge l'Italia e ne dissolve la moralità. Funzionari dello Stato accettano come regalia prestazioni sessuali di professioniste. Un presidente della regione, sposato e padre di una bambina, spende migliaia di euro in squallidi rapporti con transessuali. I vertici della Chiesa non si fanno scrupoli della moralità di Berlusconi purchè' continui a sganciare un fiume di denaro e di privilegi.
Qualche tempo fa, il testo di una canzone dedicata ad uno stupro pedofilo, viene propagandata dallo spettacolo di Fabio Fazi come prodotto artistico, opera d'arte. Vi si parla di una "donna di undici anni e mezzo" e di un orco settantenne che schiatta nello sforzo di stuprarla. Una bambina per il signor Gino Paoli è una "donna di undici anni e mezzo." Tutto sommato Fazio non ha fatto una piega
ed ha lasciato che il messaggio pedofilo passasse come "arte". Lo stesso è accaduto da Pippo Baudo sempre con l'autore di "pettirosso".
Quando io ero ragazzo Palmiro Togliatti nascondeva al Partito ed all'Italia la sua relazione con Nitte Jotti. Anche se si chiamata Togliatti aveva un sacrosanto terrore del PCI che poteva espellerlo per la sua condotta nella vita privata. Ricordo che il Direttivo della federazione socialista di Agrigento della quale facevo parte di riunì d'urgenza per espellere un compagno sorpreso ad intrattenersi con un ragazzino. I dirigenti dovevano essere irreprensibili in famiglia e nella società.
Quando l' opposizione condivide con la maggioranza la stessa morale perde la sua identità, la sua bussola. Pensate se la morale dei giacobini fosse stata identica a quella della nobiltà che si sollazzava
al trianon di Versailles. Ad ogni politica corrisponde una morale. Se la morale del Palazzetto dello Sport è simile a quella di Villa Certosa anche la politica sarà simile. L'identità della sinistra è fatta di valori che si ispirano alla libertà e non al libertinismo gaudente dei sazi oligarchi della politica italiana.
La sessualità ed il sentimento amoroso nella cultura progressista non possono essere la pornografia berlusconiana e la perversione pedofila dei preti.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
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