IL CUCULO
Le agenzie riportano le proteste degli USA per l'espansione della colonizzazione delle zone palestinesi di Gerusalemme est e GisGiordania. Israele ha annunziato la costruzione di altre milleseicento unità abitative nei luoghi dove sono state demolite o espropriate le case dei palestinesi che in conseguenza di ciò sono stati privati della cittadinanza e costretti a sdradicarsi, ad affollare i campi profughi, a diventare paria apolidi nella loro stessa terra. Altri 130 unità abitazioni-fortezza si stanno costruendo costruite in Gisgiordania.. Questo annunzio di Israele è l'ennesimo di un programma che non si è mai rallentato nè fermato e che ha creato dentro la Gisgiordania inizialmente delle enclave ora delle vere e proprie fortezze di coloni che hanno emarginato la popolazione originaria. I coloni si sono accresciuti in grande numero da quando Abu Mazen ha disconosciuto la vittoria elettorale di Hamas e, con l'aiuto di Israele, è riuscito ad isolarlo nella striscia di Gaza in uno spaventoso lager a cielo aperto dal quale è impossibile andarsene e difficilissimo viverci dentro una muraglia che isola dal mondo. Con la crescita numerica è cresciuta l'arroganza razzista dei coloni che ora sono molto di più del cuculo che era penetrato nel nido altrui ma squadre paramilitari di sionisti fanatizzati da una dottrina che li ha convinto a credere la Palestina la loro terra per decisione divina e che è sacrilega la presenza di popolazioni di altra religione. IL fondamentalismo religioso fomenta una continua pulizia etnica. Non passa giorno che non si verifichino brutali maltrattamenti, ferimenti e uccisioni di cittadini palestinesi.
L'Autorità palestinese non conta niente e, se non collabora, viene aggredita nelle sue stesse caserme.
I programmi di pulizia etnica per fare avanzare la colonizzazione israeliana vengono portati avanti assieme ad una allucinante interminabile trattativa di "pace" che dura oramai da alcuni decenni e che, chiaramente, costituisce una copertura propagandistica alla guerra a bassa intensità che a volte diventa ad alta intensità. Le sortite di caccia umana dei coloni
armati di mitra sono quasi quotidiane. Le prevaricazioni e le violenze , lo sdradicamento di ulivi e di vigne, l' uccisione di pecore, gli incendi dei raccolti sono cronaca quotidiana. I palestinesi non possono reagire. Verrebbero subito uccisi.
Il ruolo degli USA è di finto paciere. Gli USA e la Nato non vogliono la pace perchè hanno deciso di tenere in fermento tutta l'area. Oltre cinquecentomila soldati tra regolari e contractors occupano l'Iraq e l'Afghanistan. Israele ha ridotto in macerie per due volte in venti anni il Libano. Ora l'obiettivo è la sottomissione dell'Iran o la sua distruzione. Le politiche USA e di Israele sono identiche e non prevedono alcuna pace. La pace farebbe prosperare i popoli di una zona ricca di petrolio e di altre materie prime e la condizione che si vorrebbe per questi è quella di Haiti o delle Nazioni dell'america latina soggette al predominio delle multinazionali.
E' chiaro che non c'è alcuna intenzione di creare uno Stato palestinese indipendente che possa vivere in pace accanto ad Israele. Si prevede un unico Stato etnico-religioso dotato di uno degli eserciti più potenti del mondo e di un ernorme arsenale nucleare che vuole espandersi ben al di là delle terre che occupa e dominare su una vastissima area. . L'ideologia sionista è riuscita ad egemonizzare la politica e la cultura delle comunità ebraiche e creato l'idolatria di uno Stato di soli ebrei. Dentro l'ebraismo esistono resistenze sempre più deboli a questo progetto. Molti soldati hanno pagato con la galera il loro rifiuto a seviziare e massacrare i palestinesi. Ma in atto non esiste alcuna possibilità di fare prevalere una corrente pacifista e umanitaria tra gli israeliani.
Il sionismo viene incoraggiato dall'Occidente ed identificato con l'ebraismo. Quando Napolitano sostiene che chi è contro Israele è antisemita criminalizza in blocco ed a priori ogni critica, ogni insofferenza. Tutta la stampa occidentale dal NYT a Repubblica è rigorosamente allineata con Israele senza se e senza ma ed accetta senza battere ciglio qualsiasi misfatto. Gaza è stata bombardata per circa un mese, è stata distrutta, cinquecento bambini e circa duemila civili sono rimasti uccisi ma questo non ha emozionato nessuno dei famosi opinionist che non si sono peritati di dare uno straccio di giustificazione alla distruzione di una regione con quasi due milioni di persone.
La trattativa israeliano-palestinese è una commedia che non si concluderà mai. Quanti ritenevano che il comportamento di Israele fosse conseguenza del fanatismo terrorista di Hamas dovrebbero dirci perchè non sia servito a niente il comportamento remissivo e collaborazionista di Abu Mazen che
è considerato alla stregua di un servo che deve ringraziare per non essere scudisciato o impalato.
I palestinesi debbono ritrovare al più presto la loro unità se non vogliono fare la fine delle tribù di pellirossa che gli Usa mettevano l'una contro l'altra mentre li spingevano verso le terre più inospitabili
per chiuderli in " riserve".Ancora oggi gli scalpi dei sioux e gli oggetti della loro cultura sono souvenir
per turisti nei drugstore del Texas o dell'Arizona. Questa infame mercificazione della memoria e della cultura dei popoli vinti e quasi scomparsi come i bufali delle grandi praterie o i maori australiani deve essere di monito.
Pietro Ancona
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