Caro Onorevole Damiano,
leggo su Repubblica di oggi che lei si lamenta della composizione delle Commissioni arbitrali della 1167- La legge che probabilmente sarà timbrata da Napolitano dal momento che nè il PD nè la CGIL ne hanno chiesto il rinvio alle Camere prevede che i rappresentanti sindacali siano scelti in base alla loro rappresentatività "territoriale"- Lei, mostrando di paventare la presenza nel territorio di sindacati di comodo, li vorrebbe scelti sulla base della rappresentatività nazionale.
Questo costituirebbe una rendita di posizione di comodo, mafiosa, a favore delle Confederazioni Nazionali ed escluderebbe i sindacati di base, i cobas e quanti altri sono nati in questi anni in dissenso con le Confederazioni e la loro politica consociativa con il padronato.
Come si dice in Sicilia " a sciarra è pa cutra"! Il suo dissenso riguarda la tutela di un sindacalismo confederale che, attraverso favori legislativi ,perpetua un potere che non merita più da anni.
Insomma, a conti fatti, vorrebbe rendere questa legge più odiosa e prevaricatrice di quanto non lo sia di suo.
Speravo tanto che lei auspicasse che la CGIL non mandasse propri rappresentanti nelle Commissioni Arbitrali. Cosa logica dal momento che non ha firmato assieme a CIsl UIL e gli altri
l'accordo. Ma tra la logica e la realtà spesso tante cose non quadrano.
Cordiali saluti.
Pietro Ancona
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