sabato 21 novembre 2009

lettera a Mi Manda Rai Tre

Caro Vianello,

credevo che lei stesse dalla parte della giustizia e della ragione e che non usasse le disgrazie del prossimo solo per alimentare la morbosità del pubblico e quindi l'audience fino a quando non le ho sentito chiedere all'improvviso nel corso della trasmissione di ieri sera se la signora che denunziava il suicidio assai sospetto del fratello volesse stringere la mano al capo delle guardie penitenziarie. Naturalmente la signora si è rifiutata ed ha fatto bene dal momento che ha il dubbio che il fratello sia stato seviziato perchè non le hanno permesso di vederne il cadavere per intero. Dalle carceri italiane arrivano notizie inquietanti, a volte atroci, di suicidi e di maltrattamenti gravissimi sui quali sarebbe bene indagare con severità. Ma ci sarà qualcuno che lo farà?
Quella sua richiesta improvvisa
del tutto in contraddizione con la verità che scorreva davanti ai nostri occhi mi è sembrata un segno di violenza del regime che anche in presenza del male
ritiene non di dover rendere giustizia ai più deboli ma di farli
rappacificare con chi ha fatto loro torto.

Pietro Ancona

Nessun commento: