martedì 10 novembre 2009

il muro palestinese

La esistenza di muri assai più alti e spaventosi di quello di Berlino è stata ricordata da un gruppo di palestinesi che ha tentato di abbattere seppur simbolicamente l'interminabile mostruoso serpente di cemento alto otto metri che li tiene prigionieri e continua a divorare la loro terra. Il muro di Israele è alto otto metri e munito di fortificazioni, torri, artiglieria, fossati. Non rispetta la linea verde che divideva la Palestina da Israele ed era lunga 350 chilometri. A regime sarà lungo più di 700 chilometri
e renderà impossibile, assieme agli insediamenti colonici che hanno reticolato i territori occupati, la costituzione di uno Stato palestinese promessa da interminabili negoziati che durano da quaranta e più anni e che non avranno mai fine e servono a coprire il genocidio. Il muro innalzato da Israele è stato condannato dall'Onu ma tutti sappiamo che è sostenuto dall'Impero e quindi resterà dov'è. Gli americani sono integrati nella strategia di guerra israeliana che è la loro stessa strategia e consiste nell'aggressione continua delle nazioni di cultura diversa da quella capitalistica: l'iraq conquistato e devastato dalle scorrerie dei marines e dei contractors impiccato con Sadam Hussein il cui corpo è stato oltraggiato prima e dopo la morte davanti alle telecamere di tutto il pianeta; l'Afghanistan dove l'ineffabile Obama si accinge ad inviare altri quarantamila soldati da aggiungere al numeroso esercito Usa e Nato superarmato contro un popolo che ha soltanto rudimentali mine e kalaschikov; il Pakistan oggetto di continui bombardamenti contro la popolazione civile motivati dalla menzogna di AlQaeda che, se esiste, è una articolazione della Cia. L'Iran è nei programmi di occupazione o di sterminio e si aspettano soltanto tempi opportuni per distruggerlo con i suoi sessanta milioni di abitanti.
L'Occidente che ieri ha fatto ricadere simbolicamente il Muro con la ridicola messa in scena dei pannelli di plastica colorata si autocelebra in nome della libertà. Un articolo del Corriere della Sera
parla di oltre un milione di morti causati dalle privatizzazioni del capitalismo in tutta l'area degli Stati
comunisti ai quali bisogna aggiungere i morti dei territori occupati dalla Nato in oriente e tutte le brutture delle guerre che non ci sarebbero mai state se il Muro e cioè se l'Unione Sovietica fosse rimasta in piedi. Ho riletto ieri sera il discorso pronunziato da Honecker davanti al tribunale di Berlino. La sua analisi è veritiera e convincente. Avevo dei pregiudizi nei confronti di questo Presidente che litigò con Gorbaciov che io sostenevo. I fischi che ieri si è preso Gorbaciov alla porta di Brandeburgo sono ben meritati. L'Impero non ringrazia coloro che lo hanno favorito dal momento che ritiene suo diritto essere padrone di tutto e di tutti.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it





http://www.asca.it/new
MURO_BERLINO__PALESTINESI_CERCANO_DI_ABBATTERE_BARRIERA_CISGIORDANIA-873185-ORA-.html
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1126923.html
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=1182&dos=4&size=A

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai un blog semplice e ben fatto .

Esiste l'informazione e l'evento , nel quale ogni Impero e non si riconosce . Come esiste Vecchio e nuovo Testamento . Come esistono due principi e due realtà ( per le cose di questo mondo e il suo creatore ) . Storia antica . Quello che te esprimi nei confronti del muro , io l'ho espresso con una poesia , rivolta ai medesimi destinatari . Quelle che te indichi volta per volta nel tuo idealismo , sono verità , cui difficilmente ci vogliamo riconoscere . Il problema parte da molto più lontano . Pasteur ricobbe il rincipio della vita , dalla morta materia , rivolta verso un diverso senso di marcia . Il tuo , mi appare rivolto alla vita , che inneggia ad essa per una più probabile verità . Vai a sinistra , e di questo , nella spirale di vita che crei , è un bene . I riferimenti a LeCarrè non erano rivolti a te personalmente , ma a quella particolare situazione , che è ripetuta migliaia di volte nel teatro della vita e della politica , che cerchiamo di celebrare ed osservare per il vero , in questa creazione . ...Napoleone fu un despota mal celebrato dalla storia , Hitler altrettanto , ambedue lasciarono dietro la loro volontà , i disfacimenti della storia , con l'inevitabile alterazione dal punto di vista sociale ....per quella Russia e la sua rivoluzione .

Giuliano Lazzari

Anonimo ha detto...

grazie caro Giuliano! mi hai penetrato con intuizione di artista, di poeta! Io spero solo di liberare me stesso e con me chi mi legge dalla montagna di rifiuti e di menzogne che ci vengono scaricati addosso da una ventina d'anni a questa parte. La logica e la verità contrapposte alla barbarie ed alla malaeducazione. Spero di portare un piccolo aiuta
ad una era di verità nella quale
la propaganda non ci stordisca!
Pietro