Caro Manifesto,
sono stato dirigente della CGIL e sono in pensione da una ventina d'anni. Noto con amarezza che la CGIL sta cambiando natura magari sotto la stessa pelle. Ho visto il manifesto delle cento manifestazioni di ieri sui diritti individuali. Dà l'impressione di una operazione commerciale per propagandare i servizi come il Caaf, l'INCA ed altri nati recentemente che oltretutto non sono affatto gratuiti e vengono finanziati dallo Stato e dai lavoratori che ne fruiscono. Al fondo della manifestazione c'è l'offerta di assistenza per i servizi che le leggi dello Stato consentono ma non esiste una iniziativa politica per cambiare queste leggi a cominciare da quelle della sicurezza. In occasione del varo della legge 94/2009 che, tra le altre perle, istituisce il registro di polizia per i senza tetto la reazione della CGIL fu più o meno notarile.
La trasformazione della CGIL in un organismo parastatale di assistenza e di gestione congiunta con le associazioni degli imprenditori di interessi comuni creati in occasione dei rinnovi contrattuali è davvero in fase assai avanzata.
E' la modernità alla quale dobbiamo tutti adeguarci?
Pietro Ancona
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