Cari compagni,
la CGIL va al congresso con due mozioni interne alla linea concertativa dettata da Confindustria e PD. E' prigioniera della politica unitaria con Cisl e Uil. La Fiom fa battaglie del tutto prive di contenuto dal momento che ha dimensionato le sue richieste al tasso di inflazione programmato. Avrebbe dovuto chiedere almeno trecento euro di aumento come hanno fatto e ottenuto i bancari. Invece sta facendo una lotta inutile per una ridicola differenza salariale.Una manciata di centesimi!
La mozione che appoggiate non affronta nessun problema fondamentale e non propone niente di diverso da quella della maggioranza. Contribuite anche voi ad ingannare. Chiede forse la mozione di minoranza l'abrogazione della legge Biagi, la riforma delle pensioni abolendo gli ultimi accordi, aumenti salariali, il Minimo Salariale Garantito, la lotta alle privatizzazione in tutta la pubblica amministrazione e nelle municipalizzate, la riforma delle leggi bassanini che penalizzano il sindacalismo di base, vincoli più cogenti per il ruolo sociale delle imprese, una politica verso le multinazionali che
dia garanzie contro la devastazione di intere aree economiche che vengono improvvisamente sgombrate dalle aziende e portate altrove e sopratutto una seria riflessione sulla legislazione europea del lavoro che con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona diventa cogente ed è terribilmente oppressiva?
Vi prestate ad accreditare tra i lavoratori l'idea di un Congresso nel quale si possa ribaltare la linea della maggioranza. Non è così. La mozione che appoggiate è il documento di una cordata di potere interno che si contrappone ad altra cordata. Entrambe hanno riferimento nel PD. Per intenderci:
Ichino, Letta,Treu.....
Cori saluti.
Pietro Ancona
sindacalista cgil in pensione
Essere comunisti
n. 187 • 26 novembre 2009
Il più grande sindacato italiano va a congresso. Nella Cgil si confronteranno idee, proposte e progetti molto differenti fra di loro. Non si può rimanere indifferenti di fronte a tale confronto perché farlo significherebbe lasciare nell’isolamento politico decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori iscritti alla Cgil che parteciperanno ai congressi di base.
A partire dalla valutazione dei contenuti programmatici messi in campo, occorre quindi stare per coerenza con chi anima le lotte in tutto il paese, contro i contratti separati, per la difesa degli stabilimenti, rifiutando, come fa la Fiom, i compromessi contrattuali che ripropongono i contenuti dell'accordo separato.
Il Partito intanto si prepara ai due importanti appuntamenti del 5 dicembre: il No Berlusconi Day e l’assemblea nazionale di lancio della fase costituente della Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Lavoro e Solidarietà e Socialismo 2000) per la nascita di una resistenza sociale e di massa al capitalismo in crisi che attacca tutti i diritti dei lavoratori, di una opposizione vera al governo Berlusconi, di una lotta contro il razzismo e la guerra.
"Per un sindacato di classe" (di Walter Tanzi, Ortelli Fausto, Enzo Jorfida e altri su altre testate del 26/11/2009)
"Il governo ora ci deve ascoltare" (di Costantino Cossu su il manifesto del 26/11/2009)
"Cara acqua" (di Alessandra Fava su il manifesto del 25/11/2009)
"Rifondazione in prima linea contro le lobbies" (di Maria Campese su Liberazione del 22/11/2009)
"Prc, messaggio da Caserta: ce la possiamo fare" (di Claudio Grassi su Liberazione del 24/11/2009)
"La Federazione della Sinistra d’alternativa in cammino per un nuovo inizio" (di Davide Pappalardo su Liberazione del 22/11/2009)
"L'altra metà del cielo, all'inferno" (di Geraldina Colotti su il manifesto del 26/11/2009)
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