sabato 24 ottobre 2009

il PD non dimette Marrazzo?

Il PD non dimette Marrazzo?
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Se si accosta il caso Marrazzo a quello di Luca Bianchini colpisce l'immediatezza con la quale il PD prese subito le distanze, sospese dal Partito, isolò davanti l'opinione pubblica il presunto stupratore seriale tuttora in galera (vittima - secondo me- di una grande voglia di criminalizzazione che lo ha travolto) e la lentezza con la quale, dopo la pubblicazione della confessione di Marrazzo, si sta procedendo. Ci sono state espressioni di solidarietà a Marrazzo da parte di tutto il gruppo dirigente e soltanto ed ora apprendiamo che i tre candidati alla segreteria sono in continuo contatto telefonico tra di loro per stabilire la linea del PD e cioè se proporgli o no le dimissioni. Il Ministro Maroni ha fatto sapere di considerare come fatto personale la storia in cui è incappato il Marrazzo. Il governatore di una regione si fa ricattare da quattro carabinieri ai quali rilascia financo degli assegni e che si guarda bene dal denunziare per essere stato sorpreso in congresso carnale con un transessuale di nome Natalie ed il Ministro degli Interni considera questo un fatto privato? E' incredibile!
Marrazzo avrebbe dovuto dimettersi subito dopo le dichiarazioni rese agli inquirenti, anzi avrebbe
dovuto dimettersi subito dopo aver percepito di essere stato diventato oggetto di ricatto da parte dei carabinieri per non coinvolgere il PD e la Regione nella sua vicenda personale. Le dimissioni immediate avrebbero scaricato l'arma del ricatto. Ma così non è stato ed ora, in forza di una assurda
fascista norma di legge, il Consiglio Regionale intero, se si dimette, decade assieme a lui come se tutti fossero stati a transessuali e si fossero macchiati delle sue "colpe".
Intanto la cronaca politica diventa sempre di più cronaca nera. L'indagine sulla famiglia Mastella, l'interrogatorio di Dell'Utri in corso a Palermo, la vicenda delle navi piene di veleno affondate davanti la Calabria, tante brutte notizie che riguardano amministratori locali compreso l'assassinio, la vicenda Marrazzo, indicano una degenerazione della democrazia che sembra inarrestabile.I lautissimi stipendi di amministratori locali attirano come mosche la malavita ed inducono al ricatto ed all'estorsione quanti si confrontano con il lusso, il benessere, il livello di vita e lo sperpero di "politici" che magari disprezzano.....
Nella vicenda Marrazzo sono rimasto colpito dagli assegni per sessantamila euro firmati dal governatore.. Corrispondono ad oltre tre anni della mia pensione Inps. Ebbene, non credo sia giusto che un "politico" debba avere tanti soldi e tanti benefict dalla sua carica elettiva (che poi non lo è più tanto dal momento che è il Partito a segnalarlo..)
pietro ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

ps sulle primarie di domani:
Le primarie sono una buffonata che dileggia la democrazia. Rimpiango il tempo in cui i segretari del partiti venivano eletti da un Comitato Centrale o da un Consiglio Nazionale costituiti da persone fortemente selezionate dalla macchina democratica del Partito. Domani chiunque potraà eleggere il segretario del PD.........

http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_24/sarzanini-carte-caso-marrazzo-pagato-paura_4e0a409e-c064-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml