venerdì 30 ottobre 2009

ancora sul caso Marrazzo

ANCORA SUL CASO MARRAZZO
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Ieri sera Michele Santoro si è divertito moltissimo a dare un andamento pruriginoso alla sua rappresentazione teatral-televisiva del caso Marrazzo. A momenti si stropicciava le mani per la contentezza di dover maneggiare un argomento sul quale più che le sue virtù di fustigatore dei corrotti costumi pareva lo interessasse il tessuto boccaccesco a volte financo porno della materia. La trans che troneggiava al centro del suo studio-stadio con relative tifoserie contrapposte sembrava fare marketing a se stessa quando diceva: da me non sarebbe successo!! Io non avrei fatto entrare nessuno senza mandato, criticando la pochezza e la sventatezza delle sue colleghe che avevano consentito l'irruzione dei carabinieri in via Gradoli...Un momento apicale della trasmissione è stato quando si è accennato all'esistenza di una lista di altri dodici vip della politica sospettati di frequentare come Marrazzo i viados.Gli occhi di Santoro brillavano luciferini quando scongiurava di non fare i nomi, per carità, non diciamo niente ...ma era come se avesse l'acquolina in bocca e pregustasse il piacere di sbatterli sul suo ring mediatico.. Non so quanta audience ha avuto Anno Zero ma non c'è dubbio che ha contato molto sul voujerismo presente in misura più o meno diversa da persona a persona e che in definitiva ci fa tutti guardoni al momento opportuno e nelle circostanze adatte.
La Serracchiani à stata, come al solito, sveglia, furba e di lingua affilata e pronta. La sua tesi è quella del PD: Marrazzo ha sbagliato ma si è dimesso, mentre Berlusconi no! I berluskones presenti in trasmissione naturalmente hanno ribattuto che il loro Capo non ha fatto niente per cui dimettersi e
la questione "morale"sembra in questo modo regolata.
Mi sono ricordato di una espulsione avvenuta ad Agrigento molto tempo fa. Io ero giovanissimo e partecipavo al Congresso della federazione del PSI. Finito il Congresso, il Questore venne ad avvertire il nostro segretario, un genovese di nome Azzo Toni, che il dirigente socialista della Camera del Lavoro era stato arrestato. Era stato sorpreso in un palco del cinema della città ad
intrattenersi sessualmente con un ragazzo. Immediatamente si riunì il Direttivo della federazione per decidere la espulsione del malcapitato dal Partito per "indegnità politica e morale". Decisione subito assunta all'unanimità. La notizia fu pubblicata dall'Avanti! l'indomani e si provvide a sostituirlo da segretario della Camera del Lavoro dove rappresentava i socialisti.
Ricordando questo provvedimento mi sono chiesto se le dimissioni di Piero Marrazzo da Presidente della Regione Lazio siano sufficienti a mettere a posto la questione di ordine morale. Non so se Marrazzo sia iscritto al PD, ma nel caso fosse iscritto mi chiedo: può un militante del Partito Democratico frequentare i sordidi e pericolosi ambienti della prostituzione transessuale della città per anni ? La "morale" di un iscritto e per giunta esponente autorevole del Partito non dovrebbe escludere comportamenti inaccettabili per la comunità che amministra e per la sua stessa famiglia esposta allo scandalo? Possibile che si debba accettare tutto in nome o della "privacy" o della libertà sessuale o non so di che altro. Quale messaggio trasmette alla società la notizia di cinquemila euro pagati per una prestazione sessuale?
Il Comitato Direttivo della Federazione Socialista di Agrigento deliberò la espulsione del suo esponente sindacalista. A distanza di tanti anni penso che la decisione fu giusta. Un Partito deve essere severo con i suoi iscritti ed assai di più con i suoi esponenti. La questione morale non può essere limitata alla corruzione per denaro, per tangenti ma va estesa al comportamento nel privato
che non può essere sottratto al giudizio dell'etica laica. Non ha dignità chi sperpera il denaro nella coltivazione di vizi. Non discuto che si possa avere una relazione
omosessuale o con un trans se questa è frutto di un sentimento di amore. Ma qui si tratta della compravendita di prestazioni sessuali in un contesto di degradazione e di disfacimento della politica che diventa mezzo per poter praticare stili di vita goderecci e spendaccioni.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

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