mercoledì 28 ottobre 2009

La fuga dell' "operoso"Rutelli

la fuga dell'operoso Rutelli
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Quasi in simultanea con la elezione di Bersani a Segretario del Partito, Rutelli ha spettacolarizzato il suo allontanamento non si sa se per raggiungere PierFerdinando Casini o approntare un "laboratorio" per escogitare una nuova formazione politica. Pare che il PD di Bersani gli risulti indigesto e troppo di "sinistra" nonostante abbia dentro di sè personaggi come Calearo,Colaninno e Merloni che stanno con l'ala certo non la più morbida della\ Confindustria ed Ichino che aspira a diventare il più accanito picconatore del diritto del lavoro e sogna di entrare nella storia come liquidatore dell'art.18 e dell'intero Statuto dei lavoratori! Anche su altri versanti come quello delle riforme costituzionali (leggi presidenzialismo) e dei diritti civili non mi pare che il PD brilli per particolare laicismo e indipendenza verso il Vaticano e bruci dalla voglia di difendere la Costituzione e ridimensionare i Palazzi dell'Oligarchia. Insomma, possibile che la voglia di "centro" che in Italia vuol dire "destra" sia talmente insaziabile almeno per la nostra vorace casta politica da far apparire sovversivo ed inabitabile il PD a persone come Rutelli? Per quanto se ne sa e si percepisce il PD ha un programma e si muove in una traiettoria che lo colloca addirittura alla destra non della socialdemocrazia tedesca ma del programma del governo di centro-destra della Merckel.Un programma che prevede il ritiro dall'Afghanistan, il potenziamento della scuola pubblica, la conferma ed una migliore qualità del welfare, l'integrazione degli immigrati, una riduzione delle tasse con esenzione dall'Irpef fino a settemila euro laddove il PD prevede di ridurre le tasse soltanto agli industriali. Insomma, se il programma abbastanza chiuso verso i lavoratori ed il grande welfare scuola,sanità,pensioni e le riforme laiche del PD appare colorato di un rosso insopportabile e troppo di "sinistra" che cosa pensa di proporre Rutelli? Ancora di più? Aboliamo del tutto i contratti di lavoro? Lo spettacolo della devozione e della voglia di servire di questo "personale" politico verso una casta che ammassa all'estero immense ricchezze sottratte ai lavoratori ed ai consumatori italiani sta davvero diventando indecente!!
in tanti si mettono in fila e corrono promettendo di essere i più idonei a proteggere i privilegi e sfoderano grinte terribili da esibire ai lavoratori ed ai loro sindacati (quelli che sono ancora tali).
Ma davvero la linea del liberismo spinto, feroce, darwinista è quella vincente? Davvero l'Italia ha bisogno di tanti partiti e partitini di centro devoti alla Mercegaglia a Papa Benedetto ed alla Cia?
Non potrebbe essere che la crisi che vive il Paese è dovuta ai bassi salari, alla disoccupazione, alla precarietà ed al mercato oligopolistico che fa degli italiani un immenso gregge di sessanta milioni di persone che viene munto e rimunto in continuazione?
Potrebbe darsi che questo ciclo al quale l'operoso Rutelli si affida fino a rompere con il mitissimo e moderato PD sia alla fine e che i più avvertiti dall'interno del capitalismo comincino a sentire bisogno di una società meno infelice, meno insicura e che riapra le porte del futuro. Può darsi che il PD di Bersani farà in tempo ad accorgersene ma Rutelli certamente no. Raggiungerà i tardissimi epigoni di Reagan, della Tatcher, di Blair....
Pietro Ancona









http://www.asca.it/copertina-PD__RUTELLI_ANNUNCIA_LO_STRAPPO__TRAGITTO_DIFFERENTE-2031.html

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