martedì 24 aprile 2012

L'ideologia

Il totalitarismo dell'ideologia liberista

Si sono dette e scritte cose terribili sul potere dell'ideologia comunista e sulla sua pesante funzione di irrigidimento dei popoli e delle nazioni dentro schemi assoluti ed indiscutibili nei quali stare ingabbiati.L'ideologia comunista è diventato nel linguaggio massmediatico "l'ideologia" tour cour dalla quale bisogna guardarsi se vogliamo preservare la nostra libertà e la democrazia. E' stato diffuso una immagine caricaturale della ideologia dentro la quale sta la dittatura la perdita dei beni personali e quanto altro si possa pensare del totalitarismo.
Eppure, a ben guardare, non c'è uno Stato comunista eguale all'altro. La Cina di Mao Tze Dong dalla grande marcia alla rivoluzione culturale è stata diversa dalla URSS di Lenin e Stalin. Il Vietnam di Ho Chi Minh, la Cuba di Fidel Castro, la Germania di Honecher, L'Albania di Hoxha, la Jugoslavia di Tito e le altre repubbliche popolari hanno avuto una loro precisa identità e, nonostante la guerra fredda ed il durissimo accerchiamento capitalistico, hanno potuto svilupparsi ognuno secondo la propria vocazione. Il ruolo dell'URSS di Stato guida nonostante i limiti imposti da un nemico sempre pronto ad azzannare come si è visto in Polonia in Ungheria ed in Cecoslovacchia è stato discusso tanto è vero che i comunisti italiani si inventarono l'eurocomunismo. Ci fu addirittura una stagione culturale di fioritura del socialismo dei tanti fiori. Dentro il PCI italiano c'erano tendenze profondamente diverse capeggiate da Giorgio Amendola e da Pietro Ingrao. Lo stesso Stalin suggeriva vie diverse da quella della dittatura del proletariato. L'organizzazione di regolazione internazionale dell'economia il Comecon aveva un rapporto di grande democrazia economica che garantiva l'integrazione ed il libero scambio dei prodotti,della tecnologia e del sapere. Se confrontiamo il rapporto tra l'URSS ed i paesi comunisti dell'Est europeo con quello che esiste da USA ed Europa Occidentale ci rendiamo conto del carattere non imperialistico dell'URSS e della sua disponibilità non ad assorbire risorse dagli altri ma invece di erogare cooperazione e benessere e della sua superiorità rispetto all'avidità statunitense.
Il peso dell'ideologia capitalistica è oggi di gran lunga più potente più forte e più coercitivo del comunismo. Il liberismo tende a diventare l'unica ideologia, l'unica dittatura economica su tutto il mondo ed è in espansione attraverso diversi tipi di guerra militare economica e finanziaria. Oggi, appena avuto il risultato delle elezioni francesi, l'Impero ha scatenato il finimondo attraverso l'impazzimento delle borse e l'aggressione ai titoli di stato. Nel giro di qualche ora, le TV americane hanno descritto una Francia completamente diversa da quella civilissima ed idilliaca che avevano descritto fino a qualche ora prima, una Francia in preda a contorcimenti sociali. Sono stati ripresentati al pubblico americano i filmati delle sommosse alle benlieu e si è sparso il terrore su una Francia che trasgredisce i comandamenti del Fondo Monetario Internazionale e della BCE. Gli USA non si fermeranno qui e getteranno tutto il loro peso nella mischia per impedire la sconfitta di Sarcozy. Tutta l'area occidentale è soggetta alle terribili oscillazioni telluriche imposte dal gruppo di WallStreet che - come ha scritto Prodi qualche tempo fa sul Messaggero - manovra 12 mila miliardi di euro ed è capace di rovinare gli Stati che debbono essere rovinati secondo i piani "segreti" discussi a Bilderberg ed alla Trilaterale o declassati o impoveriti secondo gli interessi statunitensi. Alcuni Stati esterni all'area euroatlantica ma giudicati vitali per gli interessi USA vengono aggrediti militarmente e distrutti. Alla loro testa vengono messi liberisti spesso formati nelle Università USA come il gruppo dirigente che è stato insidiato in Libia. Il liberismo sta provocando la scomparsa del ceto medio che è stato alla base della civiltà europea postbellica. Cinquecento milioni di persone vengono impoverite da una dittatura fiscale dettata dalla Casa Bianca,dalla riduzione del welfare, dalla disoccupazione, dalla perdita dei diritti. Obiettivo speciale di questa campagna ideologica che dovrà sfociare in una società dell'1 per cento (come quella americana) sono gli impiegati statali e della pubblica amministrazione. Con la loro decimazione e poi sparizione si distruggerà lo zoccolo duro del ceto medio. La tecnica di questa distruzione che si va accelerando è sorniona: prima costringono i governi ad attuare politiche restrittive e poi li rimproverano di non fare niente per la "crescita". Tutto e il contrario di tutto diventano capi di accusa e causa di rovina delle nazioni. Coloro che non si adeguano vengono spazzati via. Papandreu voleva fare un referendum fu minacciato di morte ed ha dovuto lasciare. Nel giro di pochi mesi l'Impero ha installato Draghi,Papademos, Monti, Lagarde, Rojas in punti chiave.La posizione defilata che la Gran Bretagna mantiene rispetto l'Europa potrebbe farci pensare che neppure la Germania è al riparo da un attacco alla sua prosperità ed al suo ruolo nel mondo. Gli anglosassoni vogliono essere padroni assoluti. Non dimentichiamo che la Germania a quasi settanta anni dalla fine della guerra è infarcita di basi militari statunitensi come l'Italia. Germania ed Italia sono considerati tutt'ora nazioni sconfitte ed oc cupate. Non c'è alcun dubbio che siamo dentro un possente e violento processo di americanizzazione della società europea che si sta dando parametri del tutto simili a quelli USA. L'Europa viene severamente punita per la sua scelta dell'Euro e l'Euro viene usato dai banchieri come strumento contro l'Europa. Con il potere delle banche e delle armi si sta ridisegnando la geografia economica del mondo.
Un processo che potrebbe essere bloccato soltanto da una grande rivolta sociale che però oggi non ha gli strumenti per potersi realizzare.La sinistra europea non dispone di una forte ideologia comunista capace di mobilitare le masse. I sindacati sono diventati mere entità di servizio. Gli scioperi generali che sono riusciti a fare vengono svuotati e ritualizzati. Mezzora dopo lo sciopero generale tutto è come prima e peggio di prima.- Vedi Grecia, Francia, Spagna, Portogallo. Il potere non cambia registro.
L'ideologia liberistica è diventata fondamentalista e radicale. Persegue lo scopo del lavoro a costo zero (è accaduto nel 1929), non accetta la correzione keinesiana. Vuole tutto per se sopprimendo i consumi interni. Vuole una società in cui i ricchi non pagano tasse ed i poveri vivano indebitati con le carte di credito nutrendosi e vestendosi negli ipermercati WalMart di roba di infima qualità accessibile. Non fatevi ingannare dal sornione Presidente americano e dalle sue finte battaglie per fare pagare le tasse ai ricchi o riformare l'assistenza sanitaria. Mai l'America è stata tanto compatta nelle sue istituzioni e questo è ben saputo dai movimenti popolari che il 1 maggio festeggeranno dopo un secolo la ricorrenza del lavoro. Ma forse la rivoluzione mondiale comincerà dagli USA, dal grande movimento anticapitalistico ed autogestionario.
Pietro Ancona
http://www.disinformazione.it/basiusa.htm

1 commento:

rossoallosso ha detto...
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