Il fiore all'occhiello
Ho letto l'intervista di Landini. Tutto giusto, tutto condivisibile. Ma non basta dire la verità e criticare la CGIL per le sue scelte. Alla fine la posizione di Landini e della Fiom diventano il fiore all'occhiello della CGIL collaborazionista con il governo che ha "spacchettato" l'art.18 e quasi abolito il reintegro mentre ha confermato con inaudita crudeltà sociale la cosidetta "flessibilità" in entrata. Inoltre farà pagare ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti il finanziamento degli ammortizzatori sociali che peraltro non saranno per tutti. Vince la linea della riduzione del male imposta da Bersani ma il male che rimane è troppo ed insopportabile. La critica della Fiom diventa uno strumento per "trattenere" dentro la CGIL e dentro il PD il dissenso impedendo che si coaguli autonomamente all'esterno. .Non basta dire bisogna confermare lo sciopero generale come fa Landini, uno sciopero proclamato per la fine di maggio (sic!). Una volta diventata legge la riforma del mercato del lavoro si aggiungerà alla montagna di macerie alle quali è stato ridotto il diritto del lavoro. La Fiom deve rompere con la segreteria della CGIL con i fatti oltre che con i comunicati. Se non lo farà il bilancio sarà fallimentare e lo stesso sciopero generale la celebrazione di un rito che il Potere dà per scontato e di cui non ha alcun rispetto o timore. Se alla fine non succederà niente e la Fiom continuerà a militare seppur criticando e brontolando dentro la CGIL si farà del male ritenendo di fare del bene. Oramai è provato: non c'è alcuna possibilità di schiodare la CGIL dalle latitudini che condivide con Cisl ed UIL. Non c'è proprio niente da fare.
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