venerdì 27 aprile 2012

la pedagogia della destra liberista

Nell'accanimento di Monti e della sua squadra nel perseguimento di una pressione fiscale diventata intollerabile per i ceti popolari ed anche per parte del ceto medio non c'è solo la necessità di spremere il massimo per tirare fuori l'Italia dalla crisi ma un perverso disegno pedagogico di modellare la società secondo i dettami del fondamentalismo liberista. Una società asolidale costituita da individui che sono in competizione tra di loro il cui valore assoluto è il profitto. Il governo Monti non è un governo tecnico che rischiando l'impopolarità deve salvare l'Italia dal default ma un governo politico- ideologico che protegge i ricchi e gli oligarchi e che non intende cambiare un sistema iniquo, non vuole restringere la forbice sociale. E' provato che si possono ricavare diecine di miliardi di euro non solo dalla tassazione dei patrimoni ma anche dalla riduzione degli stipendi dei managers e degli amministratori e dalla soppressione di migliaia di consigli di amministrazione pubblico-privato che costano miliardi su miliardi. Quella che individuiamo come iniquità delle misure governative in effetti sono il prodotto di una scelta ideologica che attribuisce a determinate elites diritti e privilegi che vengono negati alla generalità delle persone. Le scelte che vengono compiute non sono quindi tecniche o meramente economiche ma ideologiche. Si vuole plasmare la società italiana in anglosassone distruggendone il fondo di solidarietà che deriva dalla Costituzione e da quella che fu la cultura politica dei cattolici dei comunisti e dei socialisti. Il fatto che quasi tutto il Parlamento ed il Presidente della repubblica appoggino le decisioni di questo governo è un colpo di Stato che stiamo subendo.

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