Luigi Granata
E' mancato all'affetto della famiglia, degli amici e dei socialisti siciliani Luigi Granata.
E' stato per anni esponente di rilievo del PSI, deputato all'Ars , segretario regionale del Partito e assessore all'industria del governo siciliano. Fu sempre dalla parte dei lavoratori e della Sicilia. Nel governo siciliano si distinse per l'attenzione ai problemi della industrializzazione e fu legato alle lotte dei minatori e dei contadini.
Attento alla memoria del movimento operaio dell'Isola organizzò ad Agrigento, nel 1975, un convegno di studi storici e politici sui Fasci Siciliani
con la collaborazione del professore Giuseppe Giarrizzo ed altri eminenti storici. Il recupero della esperienza dei Fasci, fino ad allora ignorato dalla storiografia come tante cose che riguardano il Mezzogiorno degli anni successivi il Risorgimento, contribuì alla delineazione della identità socialista radicandone il pensiero nella memoria
di una assai intensa stagione di lotte e di elaborazione ideologica che portò il gruppo dirigente socialista siciliano al livello della socialdemocrazia europea e dei sindacati francesi.
Fu attento alla storia del socialismo agrigentino. Si occupò in particolare della memoria di Giosuè Fiorentino, eminente socialista di Palma di Montechiaro, punto di riferimento dei braccianti poveri del suo paese che il PSI amministrò per tantissimi anni eleggendo a Sindaco Domenico Aquilino, maestro di scuola e uomo integerrimo.
Sono stato con lui e con Fausto D'Alessandro consigliere comunale di Agrigento. Fummo eletti tutti e tre sconfiggendo la vecchia guardia rappresentata dal professore Antonino Bosco che fu Vice Sindaco della città e che dovrebbe essere ricordato come persona di grande umanesimo socialista.
Nonostante invitati da Vincenzo Foti, Sindaco della città a fare una riedizione del centro-sinistra ci rifiutammo sempre e restammo alla opposizione. Pensavamo che avendo la DC
più di 21 Consiglieri su 40 il potere nostro di condizionamento sarebbe stato nullo. Argomento vero e non vero dal momento che la DC era spaccata in due gruppi tra bonfigliani e laloggiani. Ma eravamo "afflitti" da un inguaribile idealismo ed oggi saremmo stati additati come fondamentalisti.
Gli fui compagno di scuola alle secondarie. Naturalmente era il più bravo della classe.
Spero che un giorno possa rinascere il grande partito socialista impregnato di cultura, di idealità, di fervore che abbiamo conosciuto negli anni della nostra giovinezza.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
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