lunedì 21 febbraio 2011

Benigni, San Remo ed il Risorgimento

Eugenio Scalfari si è sperticato in lodi a Benigni contrapponendolo a Berlusconi. Benigni in Paradiso e Berlusconi all'inferno. Credo che Benigni abbia dato un contributo alla campagna patriottarda sentimentalistica sulla unità d'Italia che non è più convincente se mai lo è stata in passato. Benigni ha fatto un numero che ricorda gli spettacolini di avanspettacolo tipo "tripoli bel suol d'amore". Qualcuno oggi ha ricordato che avrebbe potuto citare la Resistenza che, a differenza del Risorgimento, è stato un grande fatto popolare di liberazione della Italia dal nazifascismo.
Mi duole molto che gli intellettuali meridionali, in gran parte massoni,si siano uniti alla campagna patriottica del 150 mo.Avrebbero dovuto reclamare quanto meno le scuse e la richiesta di perdono di Nnpolitano ai martiri di Fenestrelle ed ai bruciati vivi di Pontelandolfo piuttosto che lasciare questa materia soltanto ai neoborboni.-.
Inoltre l'unità d'Itali assai più che da Borghezio ed altri è stata lesionata profondamente dalla crisi del welfare che ha rotto il tacito compromesso sociale fatto di industrie al nord e di quadri e personale della pubblica amministrazione al sud. Il licenziamento di circa 150 mila insegnanti in gran parte meridionali brucia molto di più delle invettive della lega contro Garibaldi.L'Italia si distrugge attraverso la fine del welfare ed il federalismo che porterà pesi fiscali che indurranno davvero a bruciare i municipi come fecero i contadini per la tassa sul focatico.-

1 commento:

Anonimo ha detto...

veramente assurdo, dover essere nazionalisti (anzichè internazionalisti) per combattere la Lega!