domenica 6 febbraio 2011

la rivoluzione sconfitta dal tempo e dalla mancanza di progetto politico.

La rivoluzione dovrà accontentarsi di una maquillage del regime. Il blocco sociale che reggeva al potere Mubarak resta saldo in sella e il regime attenuerà alcune delle sue fattezze più impresentabili. Da Mubarak a Sulemein per Israele non cambia niente. E neppure per la funzione di Gendarme dell'Imperialismo riservata all'Egitto.   C'è un rafforzamento dell'influenza nazi-sionista sul vertice con l'avvento di Sulemein rispetto il quale la candidatura di AlBaradei e degli altri pretendenti liberalborghesi appare patetica.  Il tempo ha funzionato bene contro la piazza dei dimostranti. La gente deve continuare a vivere e tredici giorni sono tanti, tantissimi. Non ci sarà nessun cambiamento come non ci sarà nessun cambiamento in Tunisia. I reclusi di Gaza faranno in tempo a morire nel lager prima che le cose cambino davvero. Quattrocento morti e migliaia di feriti e di prigionieri sono stati sacrificati quasi per niente. La rivoluzione deve avere una Ideologia, una Direzione e deve essere armata oppure soccombe
Pietro Ancona

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