martedì 8 giugno 2010

socialismo e decrescita la sola alternativ a

Leggo che il gruppo di Bildelberg ha deciso di continuare la lotta per la distruzione del ceto medio. Nella società Bildelberg soltanto ricchissimi e poverissimi. In mezzo, niente!
I migliori anni della nostra vita sono stati quelli dell'allargamento della classe media della popolazione
attraverso la promozione sociale del lavoro umano a cominciare da quello manuale che veniva remunerato con salari e stipendi assai vicini a quelli degli impiegati. Venti milioni di lavoratori con
retribuzioni decenti erano inoltre supportati da un welfare tra i migliori d'Europa. Scuola, sanità, servizi, asili nido, assistenza alle mamme e quant'altro hanno reso civile ed apprezzabile la vita di gran parte degli italiani che proprio attraverso la partecipazione a questo benessere ritrovavano ragioni di
unità nazionale e di superamento di vecchie discriminazioni territoriali. Questo sistema era basato
su una forbice relativamente piccola tra le retribuzioni dei dirigenti e dei managers e quelle del personale dipendente. Un "apicale" della pubblica amministrazione non era a distanze astronomiche
dell'usciere del suo ufficio. Era ancora funzionante un ascensore sociale notevole: il figlio di un ciabattino di un paesino delle Madonie poteva diventare Presidente della Regione Siciliana. Il sistema proporzionale e il voto di preferenza costituivano grandi fattori di elevazione dei ceti meno abbienti.
La politica ha promosso socialmente moltissime persone. Anche le organizzazioni sindacali ed in genere le associazioni hanno contribuito a creare nuove figure di "ceto medio".
Da anni il ceto medio, la classe intermedia che costituisce la forza e la struttura della società democratica, è aggredita da programmi ben mirati di demolizione e devastazione. Il modello è la società postfordista nordamericana governata dalle multinazionali nelle quali accadono, purtroppo senza grandi reazioni, fenomeni terribili come la perdita delle abitazioni di milioni di persone o la perdita del lavoro a causa della gestione predatoria e truffaldina del management. In Italia, la data di inizio di questo attacco certamente meditato dai gruppi della trilaterale e di Bildeberg, è quella dell'abolizione della scala mobile (1992) e dell'aggancio dei salari al tasso di inflazione "programmato". Poi si è andati avanti per quasi venti anni con una serie di accordi triangolari (governo, sindacati, padronato) di abolizione o limitazione di diritti conquistati fino a portare il livello complessivo del monte salari a meno di un terzo ed a trasferire questo terzo al management, al profitto ed alla rendita. Le distanze tra dirigenze e dipendenti sono diventati abissali e questo è avvenuto anche nella pubblica amministrazione attraverso lo scardinamento di tutto l'ordine introdotto dalla riforma Bassanini. La legge Biagi è stata ed è un formidabile strumento di lotta all'ascensione sociale e di deprezzamento dei titoli di studio. Oggi non conta più essere o diventare ingegnere se non hai uno studio paterno. L'ingegnere figlio di contadini è assai difficile che possa guadagnare quanto un professionista di trenta anni fa. E' stato brutalmente proletarizzato!!
La riduzione dei salari e delle opportunità di crescere ora non basta più ai nostri liberisti. Viviamo nella società ideologica del capitalismo e l'ideologia è la prima esigenza da soddisfare. Ora l'azione di sgretolamento del ceto medio avviene anche per distruzione fisica dei posti di lavoro a cominciare dalla scuola, dall'università, dalla cultura, dalla pubblica amministrazione. Nei prossimi tre anni saranno spazzati almeno altri trecentomila posti di lavoro che garantivano l'appartenenza al "ceto medio". Magari si continuerà a fare il professore, ma la paga sarà di pochi euro l'ora e dovrai accontentarti. Bere o affogare!
La manovra predisposta dal Governo tende proprio a questo. In tutta Europa l'input ideologico liberista è proprio questo: cancellare il ceto medio, impoverire e proletarizzare il lavoro, togliere valore salvifico alla laurea ed alle specializzazioni. La Germania dichiara di risparmiare settanta miliardi di euro. Non è necessario leggere la proposta della Merckel per sapere che si tratta di un tratto essenziale di welfare e di lavoro umano.
Tutto l'Occidente sarà americanizzato nel corso del prossimo decennio. La speranza è riposta in una sconfitta della destra, ma questo di per se non garantisce che questo lavoro di distruzione della civiltà accumulata dalla seconda guerra mondiale ad oggi non proseguirà. Non esiste oggi in Europa una forza alternativa al liberismo capace di imporsi e di governare.
Il seme dell'egoismo, della diseguaglianza è stato gettato. Quando un segretario comunale guadagna
125 mila euro l'anno a fronte dei 20 mila dello sportellista dell'anagrafe si è creato un distacco che non è soltanto economico. E' molto di più. E questo molto di più è legittimato dalle enormi retribuzioni dei politici e dei parapolitici che tendono ad assorbire una quota assai rilevante delle risorse ed ad allontanarsi dal vivere delle gente "comune".
Socialismo e decrescita potrebbero fornire l'alfabeto di una alternativa al mondo di infelici che il capitalismo ha creato e continua a creare servendosi anche dell'aggressione finanziaria financo agli Stati e delle occupazioni coloniali.

Pietro Ancona
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