mercoledì 2 giugno 2010

DUE GIUGNO. FESTA DELLA REPUBBLICA DEI PALAZZI, DEI RICCONI, DEGLI OLIGARCHI

2 Giugno: Festa della Repubblica dei Palazzi, dei Ricconi, degli Oligarchi
Il Capo dello Stato ha voluto caratterizzare questa ricorrenza della festa della Repubblica con tre parole: sacrifici, unità, responsabilità. I sacrifici sono riservati esclusimente ai lavoratori dipendenti
ed ai pensionati, al welfare, allo Stato. I sacrificati debbono però praticare la responsabilità e l'unità
per il bene supremo della Patria.
Con particolare fasto e megalomania si è svolta a Roma la sfilata del 2 giugno. Tutte le divise comprese quelle municipali e della protezione civile sono sfilate davanti ad un Napolitano con al fianco un Berlusconi che sembrava il sosia di se stesso con capelli nerissimi ed una faccia incerottata
o forse rifatta. Nessun segno, nessuna conseguenza del misterioso agguato milanese che ci mostrò in diretta per farci constatare il sangue che scorreva a rivoli dalla sua faccia.

Il viatico a questo 2 giugno è stato dato dalla cosidetta "manovra. 25 miliardi recuperati in grande parte spremendo quanto ancora si può spremere dal lavoro dipendente ed ai cittadini, aumentando le ingiustizie e le aree di privilegio, imponendo una drastica cura dimagrante allo Stato che non potrà sostituire in turn over i dimessi per almeno due anni.(ma potrebbe continuare oltre)
Osservando il grande palco dal quale Napolitano e Berlusconi assistevano alla parata militare mi è venuto di pensare quanto valessero in euro le centinaia di notabili che lo affollavano e quanto fosse giusto per un Paese avere una casta dirigente così scandalosamente foraggiata dal pubblico erario.
Non esiste Paese al mondo con una Oligarchia politica così numerosa, infestante e costosa come quella italiana. Una oligarchia che ha dato luogo con lo spoil sistem e con varie leggi ad una dirigenza
della pubblica amministrazione dai costi eguali o superiori a quelli del management privato e che, da tempo, si è distanziata anni luce dal trattamento economico della media dei dipendenti. La aziendalizzazione di tanti servizi dello Stato ha prodotto una crescita spropositata dei privilegi e dei costi dei dirigenti. L'opposizione è parte di questa Oligarchia. Non ha alzato un dito per proporre la riduzione delle ingiustizie.
Lo Stato è da tempo nel mirino dei liberisti nostrani che non si vergognano di organizzare campagne di linciaggio morale dei pubblici dipendenti. L'accusa "fannulloni" o "parassiti" ha coperto l'espulsione dal pubblico impiego di migliaia di insegnanti e dipendenti. Secondo il precetto di Reagan lo Stato, "la bestia", deve essere affamato. Deve dimagrire! Alla fine di questa legislatura tra licenziati dalla scuola e turnover statale avremo un salasso davvero consistente di redditi . Questi saranno rapidamente assorbiti dalle aree di privilegio parapolitiche che si allargano ai vertici delle pubbliche amministrazioni.
Lo Stato repubblicano è unito non soltanto dalla sua storia ma dalla coesione sociale, dall'essere riconosciuto da tutti come proprio, non estraneo. Ma questo è da tempo lo Stato dei Privilegiati..
Non dubito che i ricconi che tra poco tireranno fuori dai cantieri navali e dai porti i loro panfili e gli oligarchi della politica si trovino bene e continuino a riconoscersi in questa Repubblica. Ma che dire
dei milioni di giovani disoccupati o biagizzati, dei lavoratori mal pagati, dei cittadini che debbono concorrere sempre di più alle spese sanitarie e scolastiche? Lo Stato si sta rimodellando in funzione
degli interessi e delle esigenze delle classi abbienti, delle corporazioni, degli imprenditori. Lo Stato tende ad escludere dal suo ruolo e dalle sue tutele quanti non hanno avuto la fortuna di nascere bene
e di vivere nell'agiatezza. Lo Stato spenderà i soldi per l'Esercito e la Polizia, per tutelare i beni ed i soldi dei ricconi. Non ne spenderà per la scuola, per la sanità, per la cultura, per le carceri, per migliorare la vita nei quartieri poveri delle città. Lo Stato non è di tutti, la Repubblica non è di tutti.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

"dei cittadini che debbono concorrere sempre di più alle spese scolastiche..."

per esempio, si stanno sfruttando i bambini: alle recite si fa loro comporre degli oggettini, che poi vengono ceduti ai parenti, in cambio di una libera offerta!