mercoledì 2 giugno 2010

lettera a Furio Colombo de "il Fatto"

Caro Colombo,

lei fa una indagine poliziesca sulle persone che erano sulla nave aggredita
dall'esercito israeliano distinguendo tra pacifisti ed amici dei palestinesi. Ha tentato di offuscare una impresa umanitaria di grande spessore morale che ha messo in evidenza la sofferenza del popolo palestinese prigioniero a Gaza
da tre anni. . Su questa prigionia lei non ha avuto mai niente da dire. La considera tra i diritti di "difesa" di Israele.
Ma, anche con il suo grande mestiere, non è riuscito a gettare fango su una impresa che ha messo alla gogna uno Stato in mano ai nazisti come Netanhiau e Liebermann che mette in costante pericolo la pace nel mondo.
Pietro Ancona

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