La malvagia influenza USA sull'America Latina
Un Presidente eletto democraticamente da appena due anni viene rovesciato da un colpo di Stato diretto dalla Corte Suprema ed eseguito dall'esercito il giorno stesso in cui viene indetto un referendum per il raddoppio del mandato presidenziale.
Nessun atto, niente di niente viene rimproverato tranne l'avere chiesto all'elettorato un pronunziamento che, nelle intenzioni del promotore, dovrebbe consolidare il governo e lo Stato.
Bisogna ammettere che la fantasia dei gringos è davvero fertile e spazia delle rivoluzioni colorate, alle contestazioni dei risultati elettorali (Iran) alla preventiva contestazione di un referendum non ancora consumato. Spazia dall'uso dei Mousavi a quello dei paludati membri di una Alta Corte.
L'Honduras ha gli abitanti della Sicilia ma è tre volte più grande.Si è schierato con Chavez ed è membro attivo dell'organizzazione sudamericana che tenta di affrancarsi dal tallone di ferro degli Usa specialmente nella gestione del commercio e nell'uso delle materie prime. I gringos non lo vedono molto di buon occhio
ed hanno mobilitato le forze socialmente legate alla dominazione per abbattere il Presidente Zelaja che è stato rapito in camicia da notte e senza calzini ed imbarcato su un aereo per il Costa Rica.
Obama si dichiara "preoccupato" dell'avvenuto ed ostenta un atteggiamento da estraneo al loro svolgimento.
Ma non poteva non sapere che cosa stava bollendo nel pentolone della Cia e del Pentagono. L'arresto degli ambasciatori del Venezuela, Cuba e Nicaragua la dice lunga sulla portata strategica dell'operazione Honduras. L'obiettivo è sgominare, scompaginare, l'alternativa politica e sociale che si sta costreendo in America Latina che non è comunista, non è terrorista, spesso cresce e si impone attraverso vasti consensi popolari ma non per questo è meno temuta dai gringos.
Se vogliamo paragonare la politica degli Usa a quella della Grecia classica possiamo dire che come Sparta si alleava con "la destra" delle polis e dovunque poteva insidiava al potere le classi aristocratiche ed oligarchiche, gli USA si alleano con i ricconi, con gli squali sociali, i grandi proprietari e capitalisti di tutto il pianeta e lottano apertamente i modelli sociali alternativi, democratici, egualitari, redistributivi.
In Iran stanno giocando una grossa partita a fianco degli esponenti della ricchezza e della imprenditoria come Rafsanjani. Se riescono ad installare al potere questi e Mousavi avranno vinto la loro battaglia per il controllo di un pezzo assai importante di pianeta.
pietro ancona
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