giovedì 18 giugno 2009

GLI USA E LA GUERRA

CENTOSEIMILIARDI DI DOLLARI PER LA GUERRA
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Il mondo bipolare uscito dalla seconda guerra mondiale era certamente assai più sicuro del mondo unipolare
in cui abitiamo dal 1990. La fine dell'Unione Sovietica non ha generato la fine della storia ma l'inizio di una dominazione alla quale gli USA si erano preparatI nei cinquanta anni precedenti con numerose iniziative militari e politiche tutte rivolte all'affermazione della loro assoluta supremazia militare, economica e politica.
Dall'alternanza di Presidenti democratici a Presidenti repubblicani non c'è molto da aspettarsi. La strategia USA è di lungo periodo, può subire variazioni o attenuazioni, ma non viene meno ad i suoi obiettivi fondamentali di dominazione imperiale.
Tutto il mondo dove gli USA sono riusciti ad allungare le mani è in una rete fittissima di loro basi militari che si allargano con l'espansione della loro influenza politica. Dovunque si incontrano resistenze o ostilità sono pronte opzioni di intervento che possono essere militari o politiche. In Polonia e Cecoslovacchia si sfrutta il sentimento anticomunista delle popolazioni per installare basi missilistiche praticamente a ridosso della Russia la quale, peraltro, individuata come obiettivo da abbattere o da sottomettere è già dentro un grande reticolato di basi strategiche installate dagli Usa negli ultimi anni in tutte le Repubbliche ex sovietiche a volte dopo la sostituzione incruenta ma manovrata dei governi attraverso le rivoluzioni colorate.
Gli USA non hanno mai ritenuto di dare spiegazioni al mondo della occupazione dell'Iraq dopo la diffusione
della verità sulla inesistenza delle armi di distruzione di massa. Si sono resi responsabili del macabro rito di potere della impiccagione di Sadam Hussein e della distruzione del governo e della classe dirigente irakena.
Mi hanno molto colpito le carte di poker con le immagini dei "ricercati" distribuite ai soldati ed ai contractors quasi si trattasse di selvaggina da cacciare. Non ha alcuna giustificazione l'invasione dell'Afghanistan dal momento che è ridicola la tesi dei talebani che minaccerebbero la sicurezza del pianeta con il loro terrorismo!
Oramai è abbastanza accettata una spiegazione dell'11 settembre che esclude il complotto "terroristico" mentre continuano a risultare assai ambigui i rapporti degli USA con Bin Laden. Altre guerre sono in preparazione in Africa per costringerla dentro binari rirogosamente filo occidentali Il Congresso .ha approvato la spesa di 106 miliardi di dollari per la guerra in Iraq ed Afghanistan e varato blande norme per il controllo dei mercati finanziari preda delle scorrerie di finanzieri privi di scrupolo che hanno piazzato patacche in tutto il mondo e provocato la crisi che ha ne messo in ginocchio l'economia.
Fa senso e mette paura la decisione di continuare a bombardare ed occupare due grandi nazioni islamiche stanziando enormi cifre che vengono sottratte al welfare necessario ad una Americana priva di servizio sanitario, priva di ammmortizzatori sociali, con centinaia di migliaia di famiglie che vivono in tenda non potendo più permettersi una casa.
Cìè da chiedersi a chi serve tutto il potere militare ed economico che gli USA si sono procurati e continuano a procurarsi nel mondo se la popolazione americana nella sua stragrande maggioranza vive in condizioni di grande disagio e soltanto le multinazionali e la casta militare-industriale ne ricavano vantaggi. Gli stanziamenti
per finanziare le guerre sottraggono risorse ad una nazione in cui la solidarietà e la coesione sociale non esistono ed ha zone di sofferenza sociale.
Insomma, la supremazia USA
, il bellicismo militarista non servano alla popolazione americana e tengono il mondo in costante pericolo.
Obama non ha cambiato di una virgola niente nè per il suo popolo nè per il mondo. Si va avanti come negli ultimi venti anni verso il peggio della rottura con gli Stati renitenti (Russia,Cina,Iran...)
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

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