sabato 29 dicembre 2012
La società civile e la troika
La società civile e la troika
L'esempio più strepitoso di società civile nel senso di profondi movimenti di agitazione popolare contrapposti alle strutture burocratiche e politicahe è stata la rivoluzione culturale organizzata da Mao che voleva dare un colpo mortale alla ossificazione burocratica dello Stato Comunista. La rivoluzione culturale è un'agitazione organizzata dal vertice del partito contro i quadri superiori ed intermedi, un movimento volto alla delegittimazione delle cariche ufficiali a vantaggio di un nuovo assetto creato dal prevalere di un diverso ordine di valori. Fu sconfitta con l'arresto della banda dei quattro. Oggi la Cina è fintocomunista e pratica su scala industriale una dottrina naziliberista che ha dato vita ad una società allucinante in cui non si vede più la luce del sole perchè immersa in un perenne smog.
In Italia esempi importanti sono stati i movimenti dei girotondi e poi del popolo viola. Il movimento dei girotondi ebbe importanti echi nelle università italiane ed esponenti del ceto degli insegnanti, Ricordo l'esponente fiorentino prof. Pardi ora deputato di IDV se non sbaglio. Ricordo una riunione di autoconvocati a Palermo presieduta dal Prof.Fiandaca che poi fu membro del CSM. Il movimento girotondino voleva scuotere il torpore burocratico del PCI diventato DS ma piano piano fu riassorbito dall'andazzo melmoso e complesso della politica italiana.
E' un movimento della società civile significativo e ricco di contenuti quello creato da Salvatore Borsellino: le agende rosse. Un movimento che ha reclamato e reclama verità e giustizia sulla morte dei magistrati che probabilmente non ci sarà mai dopo la pietra tombale che Napolitano vi ha messo sopra.
Ma i movimenti della società civile sono temporanei e possono di volta in volta fare emergere questo o quel tema. La società civile è un dato indifferenziato anche se raccoglie persone spesso animate dallo stesso ethos. Il suo orizzonte massimo è la realizzazione della Costituzione. L'Italia ha bisogno invece di un partito capace di promuovere un movimento capace di incidere profondamente nelle relazioni internazionali e nei rapporti tra le classi sociali. Tutti i movimenti che sono al disotto di una dimensione internazionale della politica e che affrontano aspetti limitati anche se significativi della realtà non sono adeguati. Non possono far niente contro il bulldzer
della troika e della UE.
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