domenica 30 dicembre 2012
A frisca e pidita ( a fischi e scorregge)
A frischi e pidita! (traduzione dal siculo: a fischi e scorregge)
La migliore rappresentazione del fenomeno Mario Monti l'ha data Scalfari oggi nel suo articolone domenicale quando ha detto che domenica Monti era un grande statista europeo e martedì un piccolo capo di un modesto centrismo di democristiana memoria popolato da gente come cesa, fini, casini e chissà quanti altri ne verranno nei prossimi giorni. Per giunta Casini ha fatto sapere al Professore che i nomi di quelli dell'UDC li sceglierà lui e che Monti dovrà limitarsi a metterci sopra l'imprimatur.
Il flop di Monti, le perplessità che suscita in un numero sempre più grande di giornalisti e di osservatori politici il suo passare da grande manipolatore della macro-economia e della finanza statale ed europea a mediocre estensore di una lista per fare la quale ha convocato in località segreta vecchi logori figuri della politica italiana ammanigliati con Caltagirone o con la Fiat come Montezemol, è la prova che una cosa è commissariare un Paese magari teleguidato dalle banche dalla BCE e dalla UE altra cosa è fare politica in proprio innalzandosi al suo livello perchè davvero la politica può essere bassezza immondizia ma è anche una dimensione grande alla quale bisogna in qualche modo essere portati e dotati. Non dimentichiamo che
Berlusconi che proveniva da un ambiente esterno ebbe gravi difficoltà iniziali che
lo portarono a cedere il governo quasi subito. Monti proviene dall'ambiente euroatlantico che ha avuto a che fare soltanto con un Parlamento Europeo dotato di scarso potere e di nessuna influenza. Non sa niente di politica anche se ha una grande capacità di organizzarsi la comunicazione massmediatica. Ma anche in questo campo comincia a stancare a dare segni di saturazione. L'episodio della lugubre stanza d'albergo veneziano lo conferma.
Credo che quanti si sono staccati da Berlusconi per andare incontro al professore siano oggi amaramente pentiti: Cazzola, Frattini, e gli altri dovranno trovare spazio nell'affollato salottino presieduto da un arcigno clericale come Riccardi. Non so come si troveranno,. Torneranno al Berluska?
Mentre leggevo l'articolo di Scalfari e mi rallegravo infinitamente per il disagio che lo attraversava (Scalfari aveva definito Monti uno dei più grandi statisti europei) mi veniva da pensare ad una novella del mio conterraneo Luigi Pirandello il quale racconta la storia di un "politico" che conquista e fa cose davvero memorabili in un paese dove galvanizza tutti ma che quando se ne va lascia tutti con un fastidioso dubbio: era davvero una persona importante, geniale e capace o un signor nessuno?
Già stamattina i primi commenti a L7 apparivano di perplessità. I pennivendoli sembrano interrogarsi: ma abbiamo davvero conosciuto un grande uomo di stato oppure questo Monti una volta scartato dall'involucro dei salamalecchi che l'establiscement europeo gli fa specialmente quando conficca chiodi acuminatissimi all'Italia risolta come mediocre, un modesto conservatore di destra accecato dallo odio sociale che la sua ministra del lavoro ha sparso velenosamente sui pensionati e sui lavoratori italiani e niente altro che questo?
Monti è stato un false flag umano. La sua pretesa demagogica sull'Italia ha fatto flop come lui. E' ancora li ma è come se non ci fosse più. Il segno del suo fallimento è nella crescita a destra di Berlusconi ed alla sua sinistra di Bersani.
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