lunedì 3 dicembre 2012
la contraddizione
La contraddizione
Che le primarie siano una ingannevole messa in scena della democrazia è provato dal fatto che il suo vincitore, l'On.le Pierluigi Bersani, si è finora opposto decisamente ad ogni richiesta di cambiare l'infame legge elettorale in vigore e dal quale è stato espresso questo Parlamento che non consente all'elettorato di scegliersi i suoi rappresentanti. Inoltre Bersani insiste nel volere un premio di maggioranza in una misura tale da stravolgere il risultato elettorale. Il partito che prende relativamente agli altri il maggior numero di voti si attribuisce la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari.Sostiene inoltre lo sbarramento al quattro per cento che significa l'esclusione di movimenti significativi o di partiti come per esempio RC o il PSI che si trovassero in una fase di difficoltà. La norma di sbarramento spinge verso il cosidetto "voto utile" e alla satellizzazione dei partiti minori verso i più forti. E questo impoverisce la democrazia che dovrebbe essere fatta di diversità.
Il tasto sul quale suona Bersani ed in genere i partiti che hanno ambizioni maggioritarie è quello della governabilità intesa come l'assegnazione di una maggioranza numerica capace di mettere in sicurezza il governo. Abbiamo visto come una governabilità intesa in questo senso non sia praticabile tanto è vero che lo stesso governo "tecnico" di Monti ha dovuto ricorrere a diecine di voti di fiducia nel corso di un solo anno di esistenza.
Che significato hanno le primarie con una legge elettorale come quella vigente e che non si vuole cambiare? Le primarie consentono al popolo di centro-sinistra di scegliere il candidato alla guida del governo (che peraltro è una forzatura della Costituzione) ma questo candidato premier eletto ed il suo partiti negano ai cittadini il diritto di scegliersi i rappresentanti. Lo stesso sistema proposto da Bersani per i collegi uninominali a doppio turno è una mascheratura del porcellum perchè i candidati ai collegi saranno scelti dai partiti e sembra molto difficile che si facciano primarie di collegio e se si faranno esse avranno gli stessi vizi delle primarie nazionali.
In Sicilia si dice "occhi chini a mani vacanti!" Tanta apparenza e poca o niente sostanza. Le primarie inserite nel sistema politico attuale finiscono con dargli un ingannevole maquillage. Ma non facciamoci illusioni: la democrazia è in gran parte morta in un paese che a colpi di voti di fiducia ha azzerato diritti garantiti dalla Costituzione e favorito la dittatura di una classe dominante che governa nel suo solo interesse e contro tutto il resto della società italiana.
Pietro Ancona
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