martedì 7 febbraio 2012

la neve, il gas, la pace

La neve, il gas e la pace

L'Europa ed in essa l'Italia hanno fatto e fanno una politica folle al servizio dell'imperialismo USA che li ha messo in conflitto con molti paesi produttori di petrolio e gas indispensabili per il sua sopravvivenza come regione industrializzata. La guerra alla Libia, all'Iraq, le minacce all'Iran, alla Siria e la politica ostile verso la Russia hanno provocato sconvolgimenti e rovinato le basi della civile pacifica coesistenza che ci assicurava la certezza dei rifornimenti. La Russia viene minacciata da vicino dalle istallazioni di missili e basi militari Usa in Polonia e Cecoslovacchia. Il Ministro delle Esteri italiano, mosca cocchiera di Israele e degli USA, ha più volte aggredito verbalmente la Siria e l'Iran.
E' bastata ora la notizia di una diminuzione del trenta per cento delle forniture russe per farci entrare in grande apprensione specialmente durante questa terribile settimana di neve e le rigidissime temperature che si registrano in Italia,. In Liguria 21 gradi sotto zero!
L'Europa ha una politica aggressiva e miope e la Nato è detestata da molti popoli. L'Italia è una colonia USA amministrata da alcuni personaggi che rispondono direttamente al Dipartimento di Stato e fanno le mosche cocchiere di Israele e della Clinton.
L'Italia deve recuperare la sua sovranità uscendo dalla UE e dalla Zona Euro e chiedendo le basi militari USA a cominciare da quella di Vicenza. Pensare di risolvere la questione degli approvvigionamenti energetici aggredendo l'Iran è pura follia.
La frattura sarà dolorosa ma salutare. Creerà nel mondo una corrente favorevole ad una politica di pace. Continuare a stare al carro della Merkel e di Obama ci porterà all'inferno.
Ma questo non può essere fatto dalle classi dirigenti italiane asservite all'euroatlantismo.
Dobbiamo cambiare il potere in Italia. Se non si farà questo o faremo la fine della Grecia oppure saremo colonizzati e diventeremo una mera espressione geografica come appunto ci aveva visto Metternich due secoli fa.
Pietro Ancona

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