martedì 10 febbraio 2009

i papi sono stati aiutati a morire?

I papi sono stati aiutati a morire?
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Mi sono presa la briga di andare a cercare in quali circostanze, come sono morti i papi della Chiesa Cattolica a cominciare da Benedetto XV. Questi è morto per un attacco influenzale nel giro di due giorni. Il suo successore Pio XI scomparve per un attacco cardiaco poco prima di pronunziare un discorso di denunzia dei Patti Lateranensi che non credo fosse gradito agli ambienti filofascisti del Vaticano. Pio XII scomparve per una ischemia polmonare nel giro di poche ore mentre papa Giovanni ventitreesimo mori per un tumore allo stomaco che tuttavia non gli impedi di lavorare fino quasi all'ultimo. Paolo Sesto mori' quasi subito dopo essersi ammalato e papa Luciani non visse più di un mese. Papa Voitila sappiamo che scomparve dopo la sua ultima apparizione in piazza san pietro dove non riesci a pronunziare parola.
La caratteristica che accomuna la morte di questi Papi è la morte che non iarriva mai dopo lunghe e penose malattie con allontanamento dal loro magistero. Si tratta di persone anziane ma che sembrano sfuggire alla regola dei comuni mortali. C'è gente che sta in condizione di disabilità per mesi, anche anni, subisce mesi e mesi di ospedalizzazione e di cure senza essere in grado di fare alcunchè se non resistere alla malattia. Nel caso dei Papi in generale scompaiono senza avere quasi mai interrotto la loro attività che è per la Chiesa di fondamentale importanza. Io non so da quanto tempo c'è l'abitudine del discorso domenicale del Pontefice in Piazza San Pietro. Ma non ricordo che ci siano state assenze per settimane o per mesi. Come mai? Perchè Papa Woitila dopo l'ultima penosa apparizione in Piazza San Pietro è morto? Non è possibile che si sia lasciato morire con l'attiva collaborazione del gruppo dirigente del Vaticano che considera il Papato una macchina da guerra, un eccezionale strumento propagandistico che non può eclissarsi neppure per un giorno, deve sempre essere all'opera? Infatti non manca giorno in cui non veniamo informati di almeno due o tre iniziative alle quali il Papa partecipa.
Naturalmente non ho strumenti per fare affermazioni certe. Il convincimento che mi sono fatto è frutto solo di osservazione e di comparazione. Penso che ci sia una ragione di Stato della religione-Stato che imponga di avere sempre un papa efficiente, dinamico, pronto a sostenere durissime giornate di lavoro che cominciano forse alle quattro o alle cinque del mattino e vanno avanti per tutta l'intensa giornata. Insomma, dal momento che non è possibile che tra gli ultimi otto papi e per lo spazio di oltre un secolo non ci sia mai stato uno solo di essi che sia rimasto a letto per mesi mancando ai suoi inderogabili doveri di capo della Chiesa-Stato dobbiamo pensare ad una situazione anomala.
Per questo sono convinto che Papa Woitila sia stato aiutato a morire subito da una curia che sapeva della sua impossibilità di eseguire i programmi intensissimi predisposti per lui che avrebbero sfibrato un uomo forte e nel fiore degli anni. L'attività del Papa appare da decenni a questa parte come drogata da una ipermovimentismo che comunica anche una sorta di ansia dal momento che fatta una spettacolare manifestazione ne viene subito dopo annunziata una altra e poi un'altra ancora. Sono convinto che le condizioni di Papa Woitila erano tali da sopportare un periodo non so quanto lungo di degenza lontano dalla finestra di Piazza San Pietro e dai suoi numerosissimi impegni nel mondo. Ma la Chiesa che ha il suo motore nel Papa può accettare un fermo sia pure temporaneo? Nella società spettacolo non essere nel teatro corrisponde ad una scomparsa. Chi non appare non c'è. Sembra che questa regola sia perentoria specialmente per chi deve ogni giorno divulgare un verbo che oggi è antimoderno e spesso contro principi elementari di civiltà come l'attacco agli omosessuali e la scelta dei lafebriani contro i valorosi sacerdoti della teologia della liberazione,
Ecco perchè tutta l'opposizione furibonda minacciosa contro la scelta di liberare Eluana dalle sue sofferenze mostra tutta la sua strumentalità a fronte di comportamenti che hanno probabilmente aiutato i Papi a togliere il disturbo senza alterare il ritmo ossessivo ed ossessionante di una attività che non conosce tregua dal momento che aspira ad essere presente nel mondo intero con posizioni di prestigio e di potere.La Chiesa-Stato, unica religione ad avere uno Stato tutto suo, non smette mai, neppure per un istante, il suo proselitismo universale.
Pietro ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
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