giovedì 24 maggio 2012

FUNERALI DI STATO

Solenni funerali di Stato di Placido Rizzotto

Oggi solenni funerali di Stato di Placido Rizzotto a Corleone alla presenza del Capo dello Stato che ieri ha presenziato il ventennale di Falcone e domani si recherà anche a Portella della Ginestra per rendere omaggio ai caduti della prima grande strage di mafia-Stato e c'entrano anche gli americani (leggere al riguardo le cose che scrive il prof.Giuseppe Casarrubea).
Ho sentito stamane a TG3 l'intervista del nipote di Placido Rizzotto. Anche lui si chiama Placido. Ha raccontato il martirio di Rizzotto ricordandosi di tutti gli altri sindacalisti trucidati dalla mafia prima e subito dopo le elezioni del 1948 che assicurarono successo alla DC partito preferito dalla mafia per decenni in Sicilia. Gli sono grato di questo riferimento che va da Rizzotto a Salvatore Carnevale uno degli ultimi caduti sotto il piombo delle lupare. Placido Rizzotto ha anche ricordato il sacrificio di Bernardino Verro altro grande corleonese organizzatore dei Fasci dei Lavoratori e dirigente del movimento contadino autore di un importante contratto di riforma dei patti colonici. Verro fu Sindaco di Corleone e fu ucciso nel 1915. La storia siciliana è storia di una forte e radicata antimafia che ha dato vita ad un movimento socialista consapevole, una grande forza culturale di liberazione della Sicilia e del Sud.
Lo Stato che celebra i funerali a Placido Rizzotto a quasi settanta anni dalla orribile uccisione e dall'infoibamento è assai lontano dai valori di cui Rizzotto sindacalista socialista e partigiano era portatore. Valori della dignità del lavoro che con il disegno di legge in discussione al Senato viene conculcata continuando a dare vita alla malvagia legge Biagi (flessibilità in entrata) e abbattendo l'art.18 sulla giusta causa. Valori legati ad una Costituzione per la quale Rizzotto combattè da partigiano e che è in via di liquidazione. E' uno Stato che si accanisce con cattiveria sui lavoratori distruggendone le conquiste. Uno Stato che ha distrutto la coesione sociale e che ha spinto tantissime persone alla disperazione ed al suicidio. C'è contraddizione tra il funerale a Placido ed il comportamento di questo Stato che ha fatto dei lavoratori italiani gli ultimi d'Europa. Per questo avevo espresso dubbi e perplessità su un rito che non corrisponde agli orientamenti ed alla natura di questo Stato e del suo Governo.Il PSi di oggi è l'epigone mediocrissimo ed insignificante del grande Partito che fu di Placido Rizzotto e di Sandro Pertini. Anche la stessa CGIL non è più quella di Placido Rizzotto e da un ventennio non fa altro che ritirarsi sotto l'offensiva del padronato e della destra. Lo ha fatto per la scala mobile, per le pensioni, per l'art.18, per la legge Biagi, per la scuola. La glorificazione del passato rischia di essere una operazione demagogica ed insincera per coprire un presente che è il peggiore possibile per i lavoratori italiani abbandonati alla loro solitudine. Ma il funerale costituirà se non una riparazione storica che non c'è il riconoscimento dell'eroismo di una Sicilia che si è battuta a mani nude contro la mafia e lo Stato che ne era alleato.
Pietro Ancona

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