giovedì 13 gennaio 2011

la rete dei comunisti protesta contro le repressioni del governo fascista tunisino

Basta con la repressione delle proteste popolari in Tunisia
Stop alla complicità dell’Italia con il regime di ben Alì

Libertà per il compagno Hammani e tutti i prigionieri politici tunisini

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Comunicato della Rete dei Comunisti

La polizia politica su ordine del regime ha arrestato il portavoce del Partito Comunista dei Lavoratori Tunisino, il compagno Hammani,.

Mercoledì mattina dopo una violenta perquisizione il compagno Hammani è stato prelevato dalla sua casa e portato in prigione .
L’arresto è avvenuto in seguito alla dichiarazione congiunta del Partito Comunista e del Partito del Lavoro in cui si chiedeva l’uscita di scena del dittatore Ben Alì e della sua corrotta compagine e la costituzione di una assemblea popolare che gettasse le basi per una nuova stagione costituente .
Le parole d’ordine per l’assemblea costituente richiamano la libertà, il rispetto dei diritti umani, di uguaglianza e il progresso sociale.
L’arresto del compagno Hammani segue quello di un altro dirigente comunista Ammar Amroussia . La polizia e l’esercito hanno scatenato una violenta offensiva repressiva che ha portato all’uccisione di decine di persone, all’incarcerazione di centinaia di militanti e manifestanti in tutto il paese .

La popolazione tunisina con i suoi giovani alla testa si sta battendo con grande coraggio e determinazione ,contro un regime corrotto e sottomesso agli interessi delle potenze straniere prima fra tutte l’Unione Europea.
E’ vergognosa l’aperta complicità del governo e della Confindustria italiani che sostengono il regime di Ben Alì, un presidente “a vita” che tutela con una repressione feroce i forti investimenti economici italiani in Tunisia, paese di cui l'Italia è il secondo partner commerciale.
La Rete dei Comunisti esprime la sua Solidarietà al popolo tunisino e al Partito Comunista dei Lavoratori tunisini, condanniamo la complicità del governo italiano e dell’Unione Europea e li riteniamo responsabili per quanto sta subendo il popolo tunisino e per la vita dei nostri compagni .
Invitiamo i compagni ad organizzare insieme ai lavoratori e democratici tunisini in Italia presidi e manifestazioni di fronte alle sedi diplomatiche e commerciali tunisine come già avvenuto a Roma e a Napoli e in altre città.



La Rete dei Comunisti





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