lunedì 3 gennaio 2011

giovani e precariato. Lettera a Napolitano

Illustre Presidente,




nel suo messaggio alla nazione Lei ha detto: " quando i giovani denunciano un vuoto e sollecitano risposte sanno bene di non poter chiedere un futuro di certezze, magari garantite dallo Stato, ma di aver piuttosto diritto a un futuro di possibilità reali, di opportunità cui accedere nell'eguaglianza dei punti di partenza secondo lo spirito della nostra Costituzione. "



Mi permetto di farle osservare che la mancanza di certezze del futuro per i nostri giovani è conseguenza di una scelta politica e non il portato fatale di una fase economica. Non esistono posti di lavoro precari ma posti di lavoro stabili assegnati in forma precaria allo scopo di sottomettere a ricatti e sottosalario gli assunti. Si faccia fare uno studio magari campionario dei milioni di biagizzati e si renderà conto che lo stesso posto di lavoro viene assegnato e riassegnato innumerevoli volte o alla stessa persona oppure ad altri. Particolare crudeltà assume questa pratica di biagizzazione nelle amministrazioni dello Stato e tra gli insegnanti.



Quindi lei ha avallato una scelta di convenienza padronale che naturalmente non colpisce i famuli della Oligarchia politica. Veda le assunzioni a tempo indeterminato che riguardano le aziende del Comune di Roma o la sistemazione dei rampolli dei Ministri e della grassa alta burocrazia dello Stato.



Con ossequi.



Pietro Ancona




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