La stampa italiana è tutta mobilitata oggi a chiedere dure misure repressive nei confronti del Professore Moffa definito "negazionista" per i suoi studi sull'Olocausto..Credo che il Professor Moffa abbia il diritto di esprimere le sue opinioni senza essere criminalizzato e trattato come un delinquente. Non è giusto che ci siano argomenti tabù dei quali è vietato parlare. Quanti ritengono le tesi del professore Moffa sbagliate lo smentiscano nel merito citando le loro fonti e dicendo le loro cose. La "soluzione finale" dei nazisti per gli ebrei c'è stata e non solo per loro ma anche per i rom, per tanti soldati italiani, per i comunisti, gli omosessuali, e tanti tanti altri. Non si parla quasi mai delle vittime non ebree di Hitler ed i rom continuano ad essere deportati e perseguitati in Europa. Ma io sono convinto che l'uccisione di un milione o di sei milioni di esseri umani non attenua nè l'orrore nè la responsabilità dei criminali che l'hanno perpetrata. Per questo non mi sento molto interessato alla guerra di cifre sull'Olocausto. Ma nessuno ha il diritto di imbavagliare chi ritiene inattendibile la versione sostenuta da Israele.oggi a Roma maratoria oratoria pro-coloni Israele che debbono continuare a costruire in gisgiordania previa demolizione delle case dei palestinesi, sdradicamento di ulivi, disseccamento dei pozzi. Con licenza di uccidere. In Israele migliaia di prigionieri palestinesi, donne e bambini in carcere con semplice misure amministrative. Questo nelle Università non viene detto e neppure dai grandi giornali come "Repubblica".Il prof.Moffa non insegna l'odio come dice la Gelmini. Questo paese vive immerso nell'odio contro tutte le dissidenze ed il Potere ha una grande voglia di repressione. Nel momento in cui si scatena la persecuzione ed il crucifige, esprimo solidarietà al Professore Moffa e spero che continui il libero insegnamento nella scuola italiana garantito dalla Costituzione.Soero che la testa del Professore Moffa non sia fatta rotolare e che non subisca danni per la campagna di odio e di intolleranza che si è scatenata contro di lui. Spero che continuiamo ad essere un paese civile capace di accettare laicamente anche chi non la pensa come tanti altri e fa controcorrente.
.Pietro Ancona
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1 commento:
ritengo opportuno inserire il reato di negazionsimo.
La libertà di ricerca non ha nulla a che fare con tesi che negano milioni di morti allo scopo di trasformare gli ebrei da vittime in autori di una cospirazione sulla falsa riga dei vecchi pregiudizi antisemiti. Per costruire una menzogna occorre poco tempo. E ancora più breve è lo spazio necessario per utilizzarla come arma ideologica di oppressione.
Quanto alla capacità del mondo accademico di opporsi a queste derive occorrerebbe un minimo di autocritica. Pur essendo a conoscenza del fatto che il Moffa da anni propagandava le sue posizioni negazioniste dagli illustri cattedratici non si sono alzate le doverose rimostranze salvo quando la polemica ha assunto rilevanza pubblica. Non è improbabile pensare che sull'onda di questo malinteso concetto di libertà di ricerca il Moffa continuerà a trovare asilo in qualche università pubblica, lautamente retribuito con i soldi dei contribuenti.
Il dopo Moffa: è opportuno sanzionare il negazionismo della Shoah come reato?
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