lunedì 25 ottobre 2010

Allegria e tristezza della destra e della sinistra








Stasera da Lilly Gruber a La 7, un tale Ciccioli, deputato marchigiano del PDL e psichiatra, in discussione con il professore Rodotà sul caso Ruby, la minorenne coinvolta in un giro di "feste" nelle fastosissime ville di Berlusconi, contrapponeva l'allegria, la gioia di vivere, la propensione al divertimento della destra italiana alla tristezza, alla noia, al grigiore della sinistra. Mi domando se è davvero così e in che cosa consiste l'allegria di Berlusconi. Sembra che un vegliardo ottantenne suo procacciatore di donne e donnine che si appoggia ad una agenzia in bilico tra le attricette e le accompagnatrici gli procuri una quantità enorme di ragazzine disposte alla prostituzione a farsi smaneggiare o a copulare nel lettone di Putin o in altre alcove dopo la visualizzazione di filmini sulle attività del Capo, importante uomo politico e statista di livello mondiale.Mi domando quanta allegria e gioia di vivere ci possa essere nel sesso a pagamento in una persona che usa una quantità davvero industriale di donne attratte dal suo enorme potere e della sua immensa ricchezza e che agognano di essere collocate in una delle sue TV pubbliche e private Diceva stasera Berlusconi: io amo la vita e mi piace rilassarmi un poco dopo avere tanto lavorato Ma andare con la D'Addario ed altre escort o prostitute o professioniste del sesso è davvero amore per la vita? Non è invece un surrogato, una sorta di droga, qualcosa che si fa per non stare un minuto solo con se stesso, per non prendere atto di una solitudine e di un deserto morale e sentimentale senza limiti?

Usare questa enorme quantità di donne disponibili a fare sesso o magari soltanto a sentire le sue barzellette a pagamento spinte dalla molla del bisogno o del desiderio di fare carriera o di avere comunque un posticino ha molto in comune con la quantità enorme di residenze sparse per l'Italia ed il mondo. Ha detto di avere venti case. Venti immense ville, piene di mobili e quadri preziose che tuttavia non sembra facciano una sola casa, il rifugio che ognuno di noi ha su questa terra, anche il più povero, il luogo dove si ritorna da qualsiasi punto del mondo, l'Itaca di Ulisse o il povero basso sognato dall'emigrante napoletano in America, o la terra degli ulivi di cui parla un personaggio di Rocco ed i suoi fratelli<>

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