Versione integrale del discorso del Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite - 23 settembre 2010
Nel Nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso
La Lode appartiene al Signore dei due mondi ed elogi e pace sul nostro patrono e profeta Mohammad e sulla sua sacra famiglia e sui suoi discepoli vicini e su tutti i nunzi e i messaggeri(di Dio/ndr).
O nostro Allah affretta l’apparizione del Tuo prescelto(il Mahdi/ndr), garantisci a lui la salute e la vittoria e collocaci tra i suoi migliori seguaci e sostenitori, pronti a lottare per la sua nobile causa.
Signor Presidente,
Gentili colleghi, signore e signori;
Ringrazio il grande Dio per avermi donato la possibilità di presentarmi un’altra volta in questa importantissima Assemblea mondiale. Prima di ogni cosa voglio ricordare le vittime delle terrificanti inondazioni del Pakistan ed esprimermi partecipe nel dolore dei superstiti, del governo e del popolo di questo paese. Invito tutti a correre in aiuto dei propri simili come un dovere umano.
Negli anni passati vi ho parlato di alcune delle speranze e delle preoccupazioni, della crisi della famiglia, della sicurezza, della dignità umana, dell’economia e del clima, e della speranza nella giustizia e nella pace duratura.
Ora che dopo circa 100 anni di predominio, il sistema capitalistico e l’attuale ordine mondiale si sono dimostrati incapaci di offrire soluzioni valide ai problemi della società, questi sono giunti alla loro fine. Cercherò di esaminare i due principali motivi di questo fallimento e di descrivere alcuni aspetti di un futuro ordine adeguato.
A: l’elemento della fede e del modo di vedere
Sapete che i profeti divini avevano la missione di invitare tutti al monoteismo, all’amore ed alla giustizia, e di mostrare all’umanità la strada per raggiungere la felicità. Loro invitavano gli uomini alla contemplazione ed alla conoscenza per poter meglio comprendere la verità, e per evitare l’ateismo e l’egoismo. La natura essenziale dell’invito di tutti i profeti è unica. Ogni profeta ha confermato il messaggio di quello venuto prima di se ed ha dato la buona novella dell’arrivo del profeta successivo ed ha offerto una figura sempre più completa della regione proporzionalmente alla capacita’ di comprensione dell’uomo. Questo andamento è continuato fino all’ultimo messaggero di Dio, che ci ha portato la religione al completo.
In forma parallela a questo andamento, gli egoisti e gli adoratori della mondanità, hanno cercato di opporsi a questo chiaro invito e si sono ribellati per fermarlo.
- I sostenitori di Namrud contro il profeta Abramo, i sostenitori del Faraone contro il profeta Mosè, e gli adoratori della mondanità contro il profeta Gesù ed il profeta Mohammad (che la Pace di Dio sia con lui e la sua progenie). E nei secoli recenti, con la scusa di non far ripetere le ingiustizie commesse nel Medioevo dai presunti religioni in Occidente, l’etica ed i valori umani sono stati presentati come elemento retrogrado ed un qualcosa di opposto alla scienza ed alla ragione.
- L’interruzione del legame dell’uomo con il cielo in pratica è stato l’interruzione del legame dell’uomo con la vera identità di se stesso.
- L’uomo, con la sua capacità di comprendere i segreti dell’universo, il suo istinto di cercare la verità, le sue aspirazioni verso la giustizia e la perfezione, la sua ricerca della bellezza e della purezza, e la sua capacità di rappresentare Dio sulla terra, è stato ridotto ad una creatura limitata al mondo materiale il cui compito è divenuto quello di portare al massimo i piaceri individuali delle persone. Le voglie dell’istinto hanno preso il posto della natura umana.
- Gli esseri umani ed i popoli sono stati trasformati in rivali e la felicità di un individuo o di una nazione sono state presentate dipendenti dall’eliminazione degli altri. La cooperazione costruttiva ed evolutiva è stata sostituita da uno scontro distruttivo per la sopravvivenza.
- L’avidità di ricchezza e potere hanno sostituito il il monoteismo, che è la chiave dell’amore e dell’unità.
- Questa guerra degli egocentristi ai valori divini ha dato origine alla schiavitù e al colonialismo.
Una grande porzione di mondo fu sottomessa al dominio di pochi stati occidentali. Decine di milioni di persone furono fatte schiave, e decine di milioni di famiglie furono distrutte come conseguenza. Tutte le risorse, i diritti e la cultura delle nazioni colonizzate furono saccheggiati. Molte terre furono occupate, e gli autoctoni umiliati e decimati.
Ma con l’insurrezione dei popoli, il colonialismo venne respinto, e l’indipendenza delle nazioni venne riconosciuta. Fu allora che rinacque la speranza per il rispetto, per il benessere e per la sicurezza. All’inizio del secolo scorso belli slogan parole come libertà, diritti umani e democrazia crearono la speranza di poter guarire le profonde ferite del passato. Ma oggi purtroppo quei sogni non solo non sono stati realizzati, ma abbiamo anzi aggiunto ricordi a volte ancora più amari di quelli precedenti.
- Le due guerre mondiali, l’occupazione della Palestina, le guerre di Corea e del Vietnam, la guerra dell’Iraq contro l’Iran, l’occupazione dell’Afghanistan e dell’Iraq e le tante guerre dell’Africa, in cui centinaia di milioni di persone sono state uccise, ferite o eradicate dal loro territorio.
- Il terrorismo, il narcotraffico, la povertà e l’abisso tra ricchi e poveri e i governi golpisti e dittatoriali che sostenuti dall’Occidente hanno afflitto il sudamerica.
- Invece del disarmo, la proliferazione e l’accumulo di armi atomiche, biologiche e chimiche si è diffuso, ponendo il mondo sotto una minaccia sempre maggiore.
E così gli stessi obbiettivi dei colonialisti e degli schiavisti sono stati perseguiti ma questa volta in una nuova forma e con nuovi slogan.
B: l’elemento dell’amministrazione globale e la strutture dominante
- La società delle Nazioni e poi le Nazioni Unite furono istituite con l’aspirazione di diffondere la pace, la sicurezza e l’affermazione dei diritti umani, e di fatto amministrare il mondo.
- Per analizzare l’attuale metodo di amministrazione del mondo, si possono esaminare questi tre eventi.
Primo: L’11 settembre 2001, che ha condizionato la storia del mondo da quasi un decennio.
- Con la trasmissione improvvisa delle immagini la notizia dell’attacco alle Torri Gemelle è stata diffusa nel mondo.
- Quasi tutti i governi ed i personaggi importanti hanno condannato fermamente questa azione.
- Poi però è stata messa in moto la macchina della propaganda che diceva che l’intero mondo fosse ora esposto ad un pericolo enorme, quello del terrorismo, e che l’unico modo per salvare il mondo sarebbe stato quello di mandare forze armate in Afghanistan.
- E così l’Afghanistan, e poco dopo l’Iraq, furono occupati.
Vi prego di fare attenzione;
- È stato detto che circa tremila persone furono uccise l’11 settembre, fatto per il quale siamo tutti molto rattristati. Fino ad oggi però in Afghanistan e Iraq centinaia di migliaia di persone sono state uccise, milioni sono stati feriti o eradicati dal loro territorio, e il conflitto è ancora in corso, ed in via di espansione.
Nel ricercare i responsabili dell’attacco terroristico, vi furono tre punti di vista:
- 1 - Che un gruppo terrorista molto potente e sofisticato, in grado di perforare tutte le barriere di intelligence e sicurezza americane, abbia portato a termine gli attacchi. Questa è la tesi sostenuta prevalentemente dagli uomini di governo americani.
- 2 - Che alcuni settori all’interno del governo americano, abbiano orchestrato l’attacco, per capovolgere il corso negativo dell’economia americana, permettere un nuovo dominio del Medio Oriente, salvando al contempo il regime sionista. La maggioranza degli americani, come la gente e i politici di altre nazioni, condividono questo punto di vista.
- 3 - Che gli attacchi siano stati portati a termine da un gruppo terrorista, ma che il governo americano li abbia supportati e abbia tratto vantaggio dalla situazione. Apparentemente questa versione non ha molti sostenitori.
- La prova più importante esibita, relativa a questi attacchi, furono alcuni passaporti trovati nella montagna di macerie, e il video di un certo individuo, il cui luogo di domicilio era sconosciuto, ma del quale si sapeva che avesse partecipato ad accordi petroliferi con alcuni importanti personaggi americani. C’è stato anche un insabbiamento, nel senso che è stato detto che a causa dell’esplosione e del fuoco non si è trovata altra traccia degli aggressori suicidi.
Ma alcune domande fondamentali sono rimaste senza risposta.
1) Non sarebbe stato più logico condurre prima una completa investigazione, da parte di gruppi indipendenti, per identificare con certezza i responsabili degli attacchi, e poi mettere a punto un piano razionale per prendere misure contro di loro?
2) Pur dando per buona la versione del governo americano, vi sembra logico scatenare una guerra classica, con ampio impiego di truppe - che hanno portato alla morte di centinaia di migliaia di persone - per combattere un gruppo terrorista?
3) Perché non si è agito nello stesso modo in cui ha fatto l’Iran contro il gruppo terrorista Rigi, che aveva ucciso o ferito 400 persone innocenti in Iran? In questa operazione condotta dall’Iran nessun innocente è stato toccato.
- Voglio proporre che le Nazioni Unite inaugurino una commissione d’inchiesta indipendente per indagare sull’11 Settembre in modo che in un domani certe persone non proibiscano ogni sorta di considerazione su questo fatto.
Voglio annunciare che l’anno prossimo si terrà nella Repubblica Islamica dell’Iran una conferenza per studiare il terrorismo e i modi per combatterlo. Invito i responsabili governativi, gli studiosi, i pensatori, i ricercatori e gli istituti di ricerca di tutte le nazioni a partecipare.
Secondo: l’occupazione della Terra della Palestina.
- Il popolo oppresso della Palestina da sessant’anni si trova sotto il giogo di un regime di occupazione, ed è stato privato di libertà, sicurezza e diritto all’autodeterminazione, mentre gli occupanti vengono legittimati. Quotidianamente vengono distrutte le case che danno riparo a donne e bambini innocenti. La gente è privata di acqua, cibo e medicine in casa propria. I sionisti hanno scatenato cinque guerre devastanti contro i paesi confinanti e contro il popolo palestinese.
- I sionisti hanno commesso crimini orribili contro popoli indifesi, nelle guerre contro il Libano e a Gaza.
- Il regime sionista ha aggredito una flottiglia umanitaria, in palese disprezzo di tutte le norme internazionali, uccidendo dei civili.
- Questo regime gode del totale supporto di alcuni paesi occidentali, minaccia continuamente le nazioni vicine, e prosegue con assassini di personaggi palestinesi e di altri annunciati pubblicamente, mentre coloro che difendono i palestinesi vengono sottoposti a pressioni ed etichettati come terroristi ed antisemiti. Tutti i valori, compreso quello della libertà di espressione, in Europa e negli Stati Uniti vengono sacrificati sull’altare del sionismo.
- Tutte le soluzioni falliscono, poiché non prendono in considerazione i diritti del popolo palestinese.
- Avremmo davvero assistito a questi crimini orribili, se invece di legittimare l’occupazione fosse stato riconosciuto il diritto di sovranità del popolo della Palestina?
- Noi proponiamo senza ambiguità il ritorno degli esuli palestinesi alla loro terra madre, per poter esercitare il diritto di voto del popolo palestinese, con il quale riaffermare la propria sovranità e decidere il proprio tipo di governo.
Terzo: La questione dell’energia nucleare
- L’energia nucleare è pulita e poco costosa, ed è un dono divino e fra le energie alternative più accessibili per ridurre l’inquinamento prodotto dai combustibili fossili.
- Il trattato di non proliferazione nucleare permette agli stati membri di utilizzare l’energia atomica senza limiti, mentre l’agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) ha il compito di assistere gli stati membri, con supporto tecnico e legale.
- La bomba atomica è la peggiore arma disumana mai inventata, e va completamente eliminata. Il trattato di non proliferazione nucleare proibisce lo sviluppo e l’accumulo di armi atomiche e invita al disarmo nucleare.
- Nonostante questo vorrei far notare quello che hanno fatto alcuni membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, che sono anche possessori di armi atomiche:
- Hanno equiparato l’energia nucleare alla bomba atomica, allontanando molte nazioni dall’accesso a questo tipo di energia, grazie al monopolio ed alle pressioni esercitate sull’AIEA. Nel frattempo hanno continuato a mantenere, espandere e migliorare i propri arsenali nucleari.
Questo ha comportato ciò che segue:
- Non solo il disarmo nucleare non si è realizzato, ma le bombe atomiche sono proliferate in molte regioni, compreso il regime sionista, invasore e intimidatorio.
- Vorrei proporre qui che l’anno 2011 sia proclamato anno del disarmo nucleare, l’anno “dell’energia atomica per tutti, e delle armi atomiche per nessuno.”
Nelle diverse situazioni di cui vi ho parlato, le Nazioni Unite non sono state in grado di mettere in atto nulla di efficace. Sfortunatamente, nel decennio definito “Decennio internazionale della cultura e della pace” centinaia di migliaia di persone sono state uccise o ferite a causa di guerre,di aggressioni e di occupazioni, mentre le ostilità e gli antagonismi sono aumentati.
Signore e signori,
Recentemente abbiamo assistito all’azione brutta ed anti-umana del rogo del Corano.
- Il Corano è un testo divino e il miracolo eterno del profeta dell’Islam che invita al monoteismo, alla giustizia, all’amore per la gente, allo sviluppo, alla riflessione ed al ragionamento, alla difesa degli oppressi ed alla lotta contro gli oppressori e cita grandi profeti del Signore come Noè, Abramo, Isacco, Giuseppe, Mosè e Gesù(la pace sìa con loro). Hanno bruciato il Corano per bruciare tutte queste verità ma la verità non può essere bruciata. Il Corano è eterno perchè Dio e la verità sono eterni. Bisogna stare attenti a non cadere nella trappola di Satana. Questa azione ed ogni azione che aumenti la distanza e la divisione tra i popoli è satanica. Io a nome del popolo iraniano esprimo il mio profondo rispetto per tutte le sacre scritture ed i fedeli. Questo è il Corano e questa è la Bibbia ed entrambi sono rispettati da noi.
Stimati amici,
sono anni che l’inefficienza del pensiero capitalista e delle attuali strutture di governo del mondo si è resa palese, e la maggioranza degli stati e delle nazioni sono da tempo alla ricerca di cambiamenti radicali, affinché possa prevalere la giustizia nelle relazioni globali.
- La causa dell’incapacità delle Nazioni Unite sta nella sua ingiusta struttura. La maggioranza del potere viene monopolizzata dal Consiglio di Sicurezza, grazie al diritto di veto, mentre il pilastro fondamentale dell’organizzazione, e cioè l’Assemblea Generale, è stata marginalizzata.
- Nei decenni trascorsi, almeno uno dei membri del consiglio di sicurezza è stato anche parte in causa delle varie dispute.
- Il diritto di veto garantisce impunità all’aggressione e all’occupazione. Come ci si può attendere una gestione competente, quando il giudice e l’accusa sono parti in causa nella disputa?
- Se l’Iran avesse goduto del diritto di veto, secondo voi il consiglio di sicurezza e il direttore generale dell’AIEA avrebbero assunto le stesse posizioni sulla questione nucleare?
Cari amici,
- Le Nazioni Unite sono il centro focale per il coordinamento della gestione globale. La sua struttura va riformata, in modo che tutti gli stati e le nazioni indipendenti possano avere un ruolo attivo e costruttivo nella gestione globale.
- Il diritto di veto dovrebbe essere revocato, l’assemblea generale dovrebbe diventare il corpo più importante, il segretario [delle Nazioni Unite] dovrebbe essere in posizione di totale indipendenza, e tutte le sue decisioni dovrebbero essere prese con l’approvazione dell’assemblea generale, e debbono essere dirette alla promozione della giustizia e all’eliminazione delle discriminazioni.
- Il segretario generale delle Nazioni Unite non dovrebbe essere sottoposto a pressioni da parte dei poteri del paese che ospita l’Organizzazione, quando afferma la verità e amministra la giustizia.
- Suggerisco che entro un anno, nell’ambito di un programma di sessione straordinaria, l’assemblea generale completi la riforma strutturale di questa Organizzazione.
- La Repubblica islamica dell’Iran ha delle proposte precise in questo senso, ed è pronta a partecipare in modo attivo e costruttivo al processo di riforma.
Signore e signori,
- Io proclamo chiaramente che l’occupazione di altri paesi con il pretesto di portarvi libertà e democrazia è un crimine imperdonabile.
- Il mondo ha bisogno della logica della compassione e della giustizia, e della partecipazione inclusiva, e non della logica della forza, del predominio, dell’unilateralità, della guerra e dell’intimidazione.
- Il mondo deve essere governato da gente virtuosa come i Profeti divini.
- Due grandi zone geografiche, l’Africa e l’America latina, hanno avuto uno sviluppo radicale nel corso degli ultimi decenni. Il nuovo atteggiamento in questi due continenti, basato su un accresciuto livello di integrazione e di unità, come sulla nazionalizzazione dei modelli di crescita e sviluppo, ha portato frutti notevoli ai popoli di quelle regioni. La saggezza e la lungimiranza dei leader di questi due continenti hanno superato i problemi regionali, senza l’interferenza di poteri non-regionali.
La Repubblica islamica dell’Iran ha incrementato le proprie relazioni con l’America latina e con l’Africa, negli anni scorsi, in tutti i sensi.
Stimati amici e colleghi, ora vorrei attirare la vostra attenzione sul glorioso Iran, e sulla sua coraggiosa nazione.
- Una nazione che con la sua partecipazione senza precedenti ha aperto un nuovo capitolo nella volontà dei popoli per la conquista della libertà e della democrazia. Il popolo iraniano, in quanto una nazione che lungo la storia ha avuto l’onore e l’onere di costruire una parte significativa della cultura umana, da canto suo è una delle prime vittime del terrorismo più cieco. Il popolo iraniano nel corso di questi tre decenni successivi alla gloriosa Rivoluzione Islamica, ha dovuto sempre combattere coloro che vedevano nell’Iran islamico il nemico più grande dell’egemonia e della miscredenza.
- E tornando ai giorni attuali possiamo citare l’ostilità e l’inemicizia con cui le potenze egemoniche hanno preso di mira il nostro progresso sul campo dell’energia nucleare. La Dichiarazione di Teheran è stata un passo fortemente costruttivo verso la fiducia reciproca, che è stato reso possibile dalla ammirevole buona volontà dei governi del Brasile e della Turchia, insieme alla sincera collaborazione del governo iraniano. Per quanto la dichiarazione sia stata ricevuta in modo inappropriato da alcuni, e sia stata seguita da una risoluzione illegale, rimane del tutto valida.
- Noi abbiamo rispettato i regolamenti dell’AIEA ben oltre gli impegni previsti dalla legislazione internazionale, ma non ci siamo mai sottomessi a pressioni imposte in modo illegale, e mai lo faremo.
- È stato detto che qualcuno vuole obbligare l’Iran al dialogo. Bene, prima di tutto l’Iran è sempre stato pronto ad un dialogo che sia basato sul rispetto e sulla giustizia. In secondo luogo, i metodi basati sulla mancanza di rispetto alle nazioni sono diventati da tempo inefficaci. Coloro che hanno usato l’intimidazione e le sanzioni come risposta alla chiara logica della nazione iraniana, stanno di fatto distruggendo quel poco che rimane della credibilità del Consiglio di Sicurezza, e della fiducia delle nazioni in questa organizzazione, dimostrando ancora una volta quanto ingiusta sia la funzione del Consiglio.
- Quando costoro minacciano una grande nazione come l’Iran, che è conosciuta nella storia per i suoi scienziati, poeti, artisti e filosofi, la cui cultura e civiltà sono sinonimo di purezza, di rispetto di Dio e di ricerca della giustizia, come possono aspettarsi di veder crescere la fiducia delle altre nazioni verso di loro?
- È ben risaputo che i metodi aggressivi nel cercare di governare il mondo sono falliti. Non solo l’epoca della schiavitù, del colonialismo e del dominio del mondo è tramontata, ma perfino la strada per cercare di restaurare i vecchi imperi è ormai bloccata.
- Abbiamo annunciato che siamo pronti ad un serio ed aperto confronto con il governo americano, per poter esprimere in modo trasparente le nostre opinioni su argomenti di grande importanza per il mondo, in questa stessa sede.
- Proponiamo qui che per avere un dialogo costruttivo venga anche istituito annualmente un dibattito all’interno dell’assemblea generale.
Ma l’ultima parola:
Amici e colleghi;
- la nazione iraniana e la maggioranza delle nazioni e dei governi nel mondo sono contrari all’attuale tipo di controllo discriminatorio del mondo. E la natura disumana di questo tipo di controllo l’ha portato in un vicolo cieco, ed ora richiede di essere rivisto alla radice.
- Per ricostruire le relazioni globali e per riportare la tranquillità e la prosperità sono necessari la partecipazione di tutti, intenzioni oneste, e il contributo umano e divino.
- Condividiamo tutti questa idea: la giustizia è l’elemento fondamentale per la pace e per una sicurezza duratura, e per il diffondersi dell’amore fra i popoli e le nazioni. E’ nella giustizia che l’umanità cerca la realizzazione delle proprie aspirazioni, dei diritti e della dignità, mentre soffre nell’oppressione, nell’umiliazione e nel maltrattamento.
- La vera natura dell’umanità si manifesta nell’amore per gli altri esseri umani e nell’amore per tutto ciò che è bene nel mondo. L’amore è l’elemento fondamentale su cui costruire le relazioni fra i popoli e le nazioni.
- Come disse Vahshi Bafqi, un buon poeta iraniano, “Anche se avrai bevuto mille volte alla fontana della giovinezza, morirai comunque se non sarai nelle mani dell’amore”.
- Nel riempire il mondo di purezza, di sicurezza e di prosperità, gli uomini non sono più rivali, ma compagni.
- Coloro che vedono la propria felicità soltanto nelle sofferenze altrui, e il proprio benessere e la sicurezza soltanto nell’insicurezza altrui, coloro che si ritengono superiori agli altri non stanno sul cammino dell’umanità, ma su quello di Satana.
- L’economia e i mezzi materiali sono soltanto strumenti per raggiungere gli obbiettivi, per creare amicizia e per rafforzare i rapporti umani, al fine di raggiungere la perfezione spirituale, e non sono strumenti per vantarsi nè un mezzo per dominare gli altri.
- L’uomo e la donna si completano a vicenda, e l’unità famigliare, con una duratura ammirevole e pura relazione fra gli sposi, sta al centro ed è la garanzia per la continuità e la crescita delle nuove generazioni, per i veri piaceri, per difendere l’amore e per migliorare la società.
- La donna è riflesso della bellezza divina, è sorgente di amore e di attenzioni. Lei è la depositaria della purezza e della squisitezza della società.
- La libertà è un diritto divino che deve servire alla pace ed al perfezionamento dell’essere umano. I pensieri puri e la volontà dei giusti sono le chiavi per accedere ad una vita pura, piena di speranza, di vitalità e di bellezza.
- Questa è la promessa di Dio, che la terra resterà in mano ai puri ed ai giusti. La gente priva di egoismo prenderà in mano il controllo del mondo, ed allora non vi saranno più tracce di dolore, discriminazione, povertà, insicurezza ed aggressione. Sta per arrivare il momento della vera felicità e della realizzazione della vera natura dell’umanità, come Dio l’ha sempre intesa.
- Tutti coloro che cercano la giustizia e tutti gli spiriti liberi hanno atteso a lungo questo momento, con la promessa di un tempo glorioso.
- Il completo essere umano, il vero servo di Dio, il vero amico dell’umanità, il cui padre apparteneva alla generazione dell’amato Profeta dell’Islam, e la cui madre era della stirpe dei devoti di Gesù il Messia, attende insieme a Gesù figlio di Maria e agli altri uomini prescelti per tornare sulla terra nei tempi luminosi e aiutare l’umanità.
- Nel dare loro il benvenuto dovranno unirsi tutti e cercare la giustizia.
Onore all’amore e al rispetto della giustizia e della libertà, onore alla vera umanità, all’essere umano completo, al vero compagno dell’umanità, e che la pace sia su tutti voi, e su tutti i giusti e puri.
Che la pace di Dio e la Sua Clemenza sia con voi
http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/85217-iran-/-onu-versione-integrale-del-discorso-del-presidente-mahmoud-ahmadinejad
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