In una intervista in esclusiva per il canale televisivo statunitense ABC, il presidente ha raccomandato al personale della Casa Bianca che nel confrontarsi con la civile, potente e culturalmente ricca nazione iraniana non si utilizzino minacce e metodi fuori dalle leggi, così come di cessare di far ricorso alle scorrettezze per gestire i rapporti internazionali.
Il dottor Ahmadinejad, giunto a New York sabato sera dopo un viaggio di ventun ore inframezzato da brevi soste in Siria ed in Algeria, ha sottolineato nel corso dell'intervista che "l'era delle tirannie prevaricatrici è finita e coloro che si rifanno ai loro metodi andranno incontro ad una sicura sconfitta". In merito alla recente risoluzione che introduce sanzioni economiche contro l'Iran, il Presidente ha affermato che "La nazione iraniana ha fatto da trent'anni l'abitudine ai comportamenti immorali del mondo occidentale ed ha imparato a trasformare le minacce americane che accompagnano ogni volta le sanzioni in altrettante nuove opportunità".
Il dottor Ahmadinejad ha aggiunto: "ricorrere a simile misure illegali non porterà ad altro risultato che la marginalizzazione di quanti vorrebbero marginalizzare gli altri".
Rispondendo ad una domanda inerente la preoccupazione espressa da alcune persone all'interno del suo paese, timorose della mancanza di seria considerazione nei confronti delle sanzioni, ha specificato: "In Iran tutti possono esprimere il proprio punto di vista e la propria opinione: non esistono limiti a questo genere di espressione. Il governo ha preso le sanzioni molto seriamente ma questo non significa che si debba dare per scontato che esse sanzioni avranno per forza un effetto negativo. Il governo è dell'opinione che a seguito delle sanzioni l'Iran compirà invece ulteriori progressi".
Il Presidente ha affermato: "La nazione iraniana è civile, potente e culturalmente ricca e non ha bisogno di dipendere dalle altre nazioni. Avere relazioni con le altre nazioni è prezioso, ma questo non significa che gli atti di forza o le sanzioni possano avere effetti negativi sul percorso che la nazione iraniana segue per il proprio progresso".
Ha detto che ogni più piccolo movimento di materiali nucleari viene svolto sotto la supervisione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA), perché a questo riguardo non esista alcuna incertezza.
Sottolineando il fatto che alcuni ispettori dell'agenzia hanno violato la legge distorcendo i fatti in merito alle attività nucleari iraniani, nel tentativo di utilizzare questa materia a fini politici, il dottor Ahmadinejad ha detto che la IAEA ha lasciato che simili rapporti pieni di storture e concepiti a scopo politico minassero la sua credibilità. Ha anche asserito che alcuni paesi, tra i quali gli Stati Uniti, sono impegnati in attività nucleari militari senza che esista alcun rapporto o alcuna supervisione su di essi.
Il Presidente Ahmadinejad ha detto che le sanzioni non sono una questione che per l'Iran abbia una qualche importanza concreta, affermando che coloro che stanno lavorando per imporle stanno in realtà impegnandosi per sanzionare se stessi.
Rispondendo ad una domanda sul caso di Sakineh Ashtiyani, su cui pende una sentenza di morte emessa da un tribunale iraniano per adulterio e per la complicità con i suoi amanti nell'assassinio del marito, ha risposto: "come mai il destino di un detenuto iraniano è diventato così importante per i funzionari americani?"
Il dottor Ahmadinejad ha liquidato i servizi trasmessi dai media degli Stati Uniti su questo argomento come completamente manipolati ed ha detto che è davvero una sfortuna per i funzionari americani dover impiegare il proprio tempo dietro a dicerie antiiraniane e a notizie false.
Il presidente iraniano si è anche detto sorpreso che gente le cui mani sono macchiate del sangue di oltre un milione di iracheni e di più di centomila afghani stia tentando di farsi passare per difensori di una donna colpevole e detenuta adducendo maldestramente il pretesto dei diritti umani.
Mahmoud Ahmadinejad ha sottolineato il fatto che il governo dell'Iran è recisamente contrario alla politica statunitense in Iraq ed in Afghanistan, e che la considera un completo fallimento.
Rispondendo ad una domanda in merito ad alcune notizie che riferirebbero della possibilità che Karroubi e Mussavi possano essere in qualche modo imputati in un processo in cui si tenterà di incastrarli, il dottor Ahmadinejad ha risposto che anche se gli avversari politici sconfitti, gli oppositori al governo ed i suoi avversari politici personali hanno commesso atti illegali di ampia portata durante lo scorso anno, tutti si trovano comunque a piee libero e possono diffondere le loro opinioni attraverso i media di cui hanno disponibilità senza che nessuno nel frattempo abbia pensato a disturbarli; un eventuale tentativo di incastrarli in qualche modo avrebbe potuto essere posto in atto nel corso di tutto l'ultimo anno.
La nazione iraniana non ha nulla contro gli ebrei, e gli ebrei vivono al sicuro in Iran.
Rispondendo ad una domanda che faceva riferimento all'esortazione di Fidl Castro di non arroccarsi su certe posizioni in merito all'olocausto ed agli ebrei, il Presidente ha affermato: "ognuno al mondo è libero di esprimere le proprie opinioni, ma devo dire che la nazione iraniana non è antisemita e che gli ebrei, così come gli altri popoli, in Iran vivono al sicuro ed in totale tranquillità. In merito all'olocausto abbiamo soltanto avanzato due domande, alle quali non abbiamo ricevuto risposta". Il dottor Ahmadinejad ha aggiunto che la nazione iraniana non ha mai adottato alcuna prospettiva razziale e che, al contrario, oggi una prospettiva che si rifà al peggior razzismo è in uso nella Palestina occupata e che i sionisti asseriscono ufficialmente di appartenere ad una razza superiore; "certamente noi siamo dell'opinione che i sionisti siano una cosa differente dagli ebrei, e che non abbiano comunque alcuna religione".
La nazione iraniana, con i suoi settantacinque milioni di persone, si erge unita e solidale contro il sistema egemonico.
Ad una domanda che faceva riferimento ad un'asserzione della Guida Suprema in cui si sottolineavano l'unità e la solidarietà nazionali, il presidente ha risposto che da trent'anni la nazione iraniana è unita e coesa, e che il mantenimento di questa unità è sempre stato fra le prime preoccupazioni dei leader della rivoluzione. La nazione iraniana comprende settantacinque milioni di persone unite, che si ergono contro il sistema delle egemonie.
Rispondendo ad una domanda che faceva riferimento alle ragioni che hanno portato alla rimozione dell'ingegner Mashaei dalla carica di vicepresidente, il dottor Ahmadinejad ha spiegato che l'atto è stato raccomandato dalla Guida Suprema; a causa di alcune divergenze di opinione sarebb stato bene che Mashaei non occupasse la vicepresidenza. Questo non significa che Mashaei non potrà occupare altre cariche. "Il signor Mashaei è uno dei migliori membri della compagine di governo ed è una persona dotata di una mente brillante e profondamente pervasa da senso di umanità; Mashaei è un amico ed è mio assistente personale".
Un'altra domanda chiedeva se Mashaei sarebbe stato candidato alle prossime elezioni presidenziali: il presidente ha asserito che il governo in carica non ha, tra i suoi compiti, quello di preoccuparsi delle elezioni future perché ciascun suo componente sta assolvendo compiti di servizio e tentando di rimuovere le barriere che ostacolano lo sviluppo della nazione iraniana; "la nazione iraniana è vigile ed intelligente, ed al momento giusto chiunque la nazione vorrà scegliere sarà eletto, senza che nessuno possa imporre alla nazione iraniana alcuna costrizione o alcun diktat". Ad una domanda riferentesi alle parole del segretario di stato americano che rimarcavano il processo di militarizzazione in atto nel paese, Ahmadinejad ha risposto che la signora Clinton avrebbe fatto meglio a pensare un po' a quello che voleva dire, prima di lasciarsi andare a certe affermazioni. "Tutti sanno che il budget destinato alle spese militari negli Stati Uniti ammonta a mille miliardi di dollari; la popolazione degli Stati Uniti supera di oltre quattro volte quella iraniana, ma le spese militari dell'Iran ammontano a soli dieci miliardi di dollari. A questo proposito l'asserzione del segretario di stato è piuttosto divertente: come può preoccuparsi del potenziale militare altrui uno stato che vi destina una cifra che è pari a quella che vi destina tutto il resto del mondo messo insieme?".
Il Presidente ha affermato poi che per far uscire la politica estera statunitense dall'orrenda era di Bush il presidente Obama dovrebbe senz'altro fare a meno di fare ricorso ai metodi ed ai comportamenti che la caratterizzavano, pena ottenere i medesimi risultati, e che la signora Clinton farebbe meglio ad astenersi dall'esprimere preocupazioni e a concludere invece che l'intromissione statunitense in Iraq, in Afghanistan ed in altre parti del mondo ha comportato ripercussioni e costi estesi sia per gli altri paesi che per gli stessi Stati Uniti.
"Se l'amministrazione statunitense intende presentare proprie raccomandazioni, cominci innanzitutto ad adoperarsi per affrontare i propri fallimenti ed i propri problemi".
L'Iran è stato sempre pronto a colloqui che si svolgano su un piano di parità e di rispetto reciproco.
Ad una domanda in merito alla possibilità che Iran e Stati Uniti intreccino un dialogo diretto, il dottor Ahmadinejad ha affermato che l'Iran ha già posto le basi perchè questo avvenga: "Ad esempio, c'è stato il caso di una lettera inviata a Bush in cui annunciavamo che alle Nazioni Unite eravamo pronti ad un colloquio a due alla presenza dei media; poi, abbiamo liberato per motivi umanitari la signora Sarah Shourd. Atti come questi mostrano che l'Iran è pronto al dialogo, ma questo dialogo deve tenersi in condizioni di parità e di rispetto reciproco".
Pubblicato da Io Non Sto con Oriana a 14:06
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testo integrale del discorso del Presidente dell'Iran all'ONU
فارسی العربية Welcome to the Islamic Republic of Iran's Presidency website Tuesday 21 September 2010 16:04:08
Monday 20 September 2010 - 00:10
The President in an interview with ABC TV Network:
The end of tyranny-bully era
President in an exclusive interview with ABC TV network of U.S. recommended White house officials that in confronting with civilized, powerful and cultural nation of Iran do not use of illegal remark and treat ,also end the incorrect methods at the level of international management.
Dr. Ahmadinejad, who had arrived in New York on Saturday evening after 21 hours trip short stay in Syria and Algeria in this conversation news made the remarks: “The tyranny-bully era has ended and those who speak in this way certainly will be defeated.
President pointing to the recent resolution of Iran’s economic sanctions asserted: “The Iranian nation had used to these West world immorality more than 30 years and quickly change the American threaten in case of sanction to the new opportunities.
Dr. Ahmadinejad added: “Resorting to such illegal measures will have not any conclusion but prohibition of those who prohibit the others.
He in responding to a question about some people inside the country is concerned about the lack of serious attention sanctions pointed out: “Of course this freedom is in Iran that all can express their opinions and viewpoints and there is not limitation for expressing people viewpoints .Meanwhile, the government has taken sanctions seriously, but it is different issues with knowing the sanctions issues with negative effect. Government believes that such sanctions will be followed by further progress of Iran.
President made the remarks: “Iranian nation are civilized, powerful and cultural nation and does not have need to others. But the having relation with other nations are valuable for them but this does not mean that the acts of force and sanctions can have negative effects on the path of Iranian progress.
He said that even any minute transfer of nuclear materials is being done under the supervision of the International Atomic Energy Agency (IAEA) in order to remove any doubt in this regard.
Stressing that certain inspectors of the agency have violated the law by distorting facts on Iran's nuclear activities in a bid to further politicize the issue, Dr. Ahmadinejad said: IAEA has marred its credibility by its unfair and politically-driven reports. He added that certain countries including the United States are engaged in military nuclear activities but there is no report or supervision on them.
President Ahmadinejad said sanctions are not a matter of importance for Iran at all, saying that those who impose such sanctions are in fact sanctioning themselves.
In answer to a question on the case of Sakineh Ashtiyani, who is sentenced to death by Iran's court for adultery and complicity with her paramours in the murder of her husband, he asked "Why has the fate of a convicted Iranian national become so much important for American officials?"
Dr. Ahmadinjad dismissed the reporting in this regard by the US media as totally fabricated and said it was unfortunate of US officials to occupy themselves with anti-Iran rumors and fake news.
Iranian president also expressed surprise that those whose hands are stained with the blood of over a million Iraqis and more than one hundred thousand Afghans are trying to pose themselves as defender of a guilty and convicted woman on the clumsy pretext of human rights.
Mahmoud Ahmadinejad underlined that the government of Iran is entirely against the US policy in Iraq and Afghanistan and considered it a mere failure.
Dr.Ahmadinejad , in response to a question regarding some news on the probability of a frame-up against Karobi and Mosavi ,remarked that although some defiants and against the government and my political opponents committed some extensive delinquencies during the past year , but all of them are at large ,and they spread these opinions through the media that they have available for them, and there is no one disturbing them in the meantime, if there has a frame-up been against them , this case should have been presented last year.
The nation of Iran is not against jews and the jews are living in relief in Iran .
In response to a question based on the request from Fidel Castro from Iran not to keep any position regarding holocaust and the jews ,The president specified that every one in the world is free to express his opinions ,but I should tell you that the nation of Iran is not anti –Jews and the jews just like other people are living in relief and tranquility in Iran ,Regarding the matter of holocaust there were only two questions brought up ,and there was no response mentioned Dr.Ahmadinejad added that the nation of Iran has never had any racial perspective ,but on the contrary today the worst type of racism is used in the occupied Palestine, and the zionists officially assert that that they are of a better race .of course we believe that the zionists are not jewish ,and meanwhile the do not have any religion.
The 75 million people nation of Iran is standing against the hegemony system in unity and solidarity.
In response to a question about the rational of the supreme leader of Iran stressing on unity and solidarity , the president remarked that there are thirty years that the nation of Iran has been united and coherent, and the leaders of the revolution have always emphasized on maintaining unity. The nation of Iran comprise of 75 million united people that withstand against the system of hegemony.
Dr.Ahmadinejad , in response to a question concerning the reason of removing Engineer Mashaei from the post of first vice presidency , mentioned that this was recommended by the supreme leader that due to some divergence of opinions he had better not be in the first vice presidency position ,in the meantime the supreme leader specified that it does not mean that Mr. Mashaei will not be used in other posts .Mr. Mashaei is one the very good members of the cabinet and a person who has high and human mentality ,the leader said that Mr.Mashaei is a friend and an assistant of mine.
In response to another question saying if Mr.Mashaei will be nominated for the next election ,the president asserted that the government does not have a concern about the elections because every one is after rendering service and removing the barriers, the nation of Iran is a smart and awake nation ,and at the right time whoever the nation chooses ,will be elected, and no one can impose any thing or any subject upon the nation of Iran. In response to a question related to the words of the US secretary of states ,based on the militarization of Iran ,he specified that Ms. Clinton had better before making any statements think a little on what she wants to say. Every one knows that the US military budget amounts USD 1000 Billion ,The population of the US is four times more than the population of Iran but the whole military budget of Iran is only ten billion dollars .In this regard the claim of the US secretary of states is funny. ,because the government which has a budget which is equal with the budget of all the world's budget , how can he express worry towards others ?
The president Pointed out that ,so as to get the US foreign policy Out of the very hideous era of Mr. Bush , Mr. Obama , without doubt , must remove some of the methods and behaviors , and if he continues those , the result is the same as Mr. Bush's , and Ms.Clinton had better instead of expressing worry ,say that the US interference in Iraq ,Afghanistan and other parts of the world has had great consequences and charges for other nations and also the nation of US.
If the US administration intends to make a recommendation , he must firstly remove his own faults and problems.
Iran has always been ready to hold talks with equitable conditions along with the mutual respect .
In answer to a question regarding the probability of talking Iran with the US , Dr. Ahmadinejad mentioned that Iran has created opportunities for doing such ,for example there was a letter sent to Mr. Bush in which we announced that in the UN , we are ready to have a rebate with each other with the presence of the media, and that when Ms, Sarah Shourd is freed in a humanitarian step ,these are all showing that Iran is ready to talk ,Of course this talk should be held under an equitable condition and mutual respect.
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