venerdì 2 marzo 2012

Mormone e miliardario. Il veleno delle sette dei cristiani nella politica USA

Pietro Ancona
Regressione culturale e sanfedista della politica americana fatta da miliardari

Si critica il fondamentalismo islamico come azione politica militare terroristica basata sull'islamico nella sua interpretazione più intransigente e rigida. La meno dialogante con le altre culture che si vorrebbero sottomettere ed assimilare come è avvenuta durante la prima grande ondata fermata alle porte di Vienna ...non molti secoli fa.
Ma la politica americana si sta caricando sempre di più di elementi e significazioni religiose di un cristianesimo aggressivo ed intollerante assai più intransigente e militante di quello islamico. I due maggiori candidati alle Primarie dei Repubblicani sono appartenenti a due sette religiose assai importanti negli USA: Romney è mormone e Santorum è fervido sostenitore della unità Stato-Chiesa che a suo avviso non sono separabili. Santorum e Romney sostengono un cristianesimo reazionario omofobo c on forti tratti di feudalesimo nella considerazione del genere femminile. La Chiesa mormone ha predicato la poligamia fino alla sua proibizione per legge ma ci sono ancora frange di essa che continuano a praticarla.
Il cristianesimo ha avuto momenti di grande modernità negli USA. Ma da molti anni a questa parte porta notazioni soltanto di carattere estremistico e di destra nelle politiche sociali ed internazionali degli USA. Non dimentichiamo i roghi di libri del Corano. Bush si riuniva in preghiera con i suoi collaboratori prima di fare gasare popolazioni dell'Iraq o bombardare villaggi della Somalia. Insomma la religione è diventato elemento inquietante e devastante delle scelte di politica estera e sui diritti civili.

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