sabato 3 marzo 2012

Filippo Turati rivoluzionario antifascista

Scriveva dal suo esilio di Parigi Filippo Turati negli ultimi anni della sua tribolata vita di rivoluzionario antifascista: "La forza si vince con la forza. La non resistenza al Male se può avere un valore quando è suscettibile di provocare una reazione morale, diviene al contrario una vera e propria complicità quando le circostanze ed il carattere degli avversari rendono impossibile ogni reazione morale mossi da una concezione della vita noi abbiamo forse troppo disarmato le masse".
(E' una dolorosa riflessione sull'Aventino e sugli errori del movimento antifascista italiano).
Credete che Saviano possa strumentalizzare una così grande coscienza morale e politica contrapponendola a Gramsci? Turati e Gramsci furono entrambi rivoluzionari difronte al fascismo e pagarono ognuno il suo prezzo. Turati visse gli anni dell'esilio in miseria e morì lontano dalla sua amata Italia.
http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/turati.htm

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