martedì 23 febbraio 2010

per l'unità dei palestinesi

Per l'unità dei Palestinesi
Il popolo palestinese è quasi alla catastrofe della sua dolorosa storia. La divisione ha dato la possibilità ad Israele di incrudelire con ferocia di stampo nazista nei confronti della popolazione di Gaza che viene chiusa, con la complicità dell'Occidente e del faraone egiziano, in un lager nel quale non riceve neppure la brodaglia che le SS passavano agli ebrei ed agli altri infelici. Quando il nuovo muro di acciaio progettato con sadismo impedirà anche l'uso dei cunicoli che assicurano un minimo di contatto con l'esterno, un milione e mezzo di persone non avranno più scampo. Intanto prosegue
la campagna omicidi per i capi di Hamas che vengono sistematicamente uccisi dal Mossad dovunque siano rifugiati nel mondo . La classe dirigente civile e militare dei palestinesi è stata quasi del tutto distrutta in anni ed anni di "omicidi mirati". Il governo sionista di Israele ha avuto cura di togliere la vita anche ai professori. Un popolo di ignoranti si governa come un gregge. Questo, mentre i cecchini dell'esercito uccidono le bambine anche per un contenimento demografico. Cinquecento bambini sono nelle prigioni di Israele e vorrei proprio sapere di quale delitti sono accusati.
Israele è riuscita a dividere i palestinesi assicurandosi la collaborazione degli eredi di Arafat. Abu Mazen ha ceduto tutto pur di avere tregua e pace. Si è financo prestato alla campagna di liquidazione dei "terroristi" di Hamas. Ma tutto quello che ha fatto non è servito a niente e costituisce la prova del fatto che Israele non vuole la pace e neppure la creazione di una Palestina indipendente, ma l'assimilazione di tutto il territorio occupato. In Gisgiordania proseguono intensamente gli insediamenti dei coloni i quali, armati fino ai denti e protetti dal loro esercito, si muovono a branchi per terrorizzare ed uccidere i disgraziati che incontrono come facevano i rampolli degli spartani con gli iloti per addestrarsi alla caccia umana. Abu Mazen è stato ridotto a larva di se stesso. Ha perso la dignità e non gli resta che il silenzio. Silenzio che stride clamorosamente con la tragedia che si incupisce giorno dopo giorno.
Israele ha sezionato i palestinesi in tre parti: Gerusalemme, Gaza e Gisgiordania. A Gerusalemme demolisce le case dei palestinesi per togliere loro la cittadinanza ed espellerli dalla città nel corso di un programma di pulizia etnica proprio nella città sacra al Dio di tre religioni. A Gaza attua un programma
di bantustan simile a quello dei razzisti sudafricani, ma molto più duro . In Gisgiordania si serve del collaborazionismo di Abu Mazen per fare come il cuculo nel nido altrui, un cuculo violento ed omicida.
La situazione è diventata davvero pesantissima. Non c'è più futuro per i palestinesi ai quali non è e non sarà concesso di vivere anche se accettassero di rinunziare a tutte le loro rivendicazioni. E' necessario superare le divisioni e ricostituire l'unità del popolo. E' provato che non c'è alternativa alla lotta. E' necessario che hamas ed alfatah rimettano insieme i cocci della nazione palestinese. Senza di questo li aspetta il genocidio ed una persecuzione peggiore di quella subita dagli ebrei e dai rom. Ancona Pietro
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