PAROLE E SCOPI ALL'ONU
. Bel discorso di Obama all'Assemblea dell'ONU lodato da tutti e financo da Gheddafi. Obama ha parlato di pace suscitando speranze ed ammirazione generale ma tutti sappiamo che sta discutendo con i suoi generali se aumentare di ventimila o di quarantamila soldati il suo contingente in Afghanistan. A dargli manforte è intervenuto ieri il collaboratore di Bin Laden che, come una marionetta a corda, viene azionato ogni qualvolta gli USA hanno bisogno di suffragare la loro grottesca tesi sul terrorismo incombente. Una marionetta che calca la scena e scompare fino alla prossima "necessità" tattica di testimoniare l'esistenza del Diavolo. Obama avalla la tesi dei nemici di Ahmanidejad sui brogli delle elezioni iraniane denunziati da Mousavi ad urne appena aperte e non trova niente da dire sui brogli veri di Karzay certificati financo dalla Unione Europea. Le belle parole di Obama possono essere una luce per il mondo ma abbisognano di verifiche e intanto gli servono per incassare l'assenso della Russia e forse della Cina per un ulteriore isolamento dell'Iran che è lo scopo vero della sua suadente oratoria e dell'impegno a non installare basi missilistiche in Polonia e Cechia. L'obiettivo di Obama è mantenere il monopolio nucleare di Israele
sul Medio Oriente, un monopolio che permette le scorrerie criminali su Gaza o sul Libano senza temere ritorsioni. Certo se l'Iran avesse la sua bomba atomica forse i palestinesi non soffrirebbero il bantustan in cui sono prigionieri mentre le loro case a Gerusalemme e nei territori occupati vengono demolite, le loro terre confiscate, i loro alberi sdradicati, la loro classe dirigente decimata, i loro bambini tenuti in carcere. Ma l'Occidente non permetterà mai che l'Iran si doti di armi nucleari e nello stesso tempo non propone la pace che potrebbe essere aperta dalla denuclearizzazione di Israele. Il peggioramento della condizione imposta al popolo palestinese non interessa l'Occidente e neppure l'ONU. Inoltre nessuno tiene il conto dei massacri di civili e di resistenti in Iraq ed Afghanistan. L'ossessione di Obama e dei capi e capetti dell'Occidente è
l'Iran che viene schernita come Nazione con il costante vilipendio del suo Presidente.
Oggetto di scherno dei pennivendoli di tutto l'Occidente a cominciare dagli opinionisti americani è anche Gheddafi che inanzitutto viene disprezzato per essere un tiranno. Sicuramente Gheddafi è a capo di
un regime autoritario che comunque non è assai diverso di quello dell'Arabia Saudita o degli emirati arabi che godono la benevolenza delle "democrazie" occidentali. Gli USA che si proclamano democratici hanno dato vita a violazioni dei diritti umani che non sono diversi da quelli di Gheddafi
con la tortura o l'arresto senza spiegazioni . Ricordiamo Guantanamo e la Patriot Act. Inoltre il comportamento di un agente di polizia americana non è tanto diverso da quello di un poliziotto di Gheddafi. Gli USA sono una democrazia soltanto
per le classi medie e medioalte e bisognerebbe riflettere a fondo su una nazione ricchissima che spende seicento miliardi di dollari l'anno per la guerra e non trova modo di assicurare l'assistenza sanitaria ai suoi cittadini. L'ideologia capitalistica domina i suoi comportamenti sociali.La sua guerra ai poveri del mondo comincia dai suoi cittadini meno fortunati.
Tutte le cose che Gheddafi da detto sull'ONU e sull'Europa hanno un fondamento di verità che non può essere ignorato. E' giusta la richiesta di una profonda riforma dell'ONU a cominciare dalla sua emancipazione dalla tutela territoriale nordamericana e dalla abrogazione del diritto di veto riservato a cinque solo potenze. E' necessaria una rifondazione delle Nazioni Unite che recuperi autorevolezza e prestigio dall'esercizio con giustizia delle sue funzioni e da una radicale moralizzazione delle sue agenzie popolate da funzionari-nababbi capaci di nascondere dietro una propaganda ingannatrice il vuoto o l'intrallazzo. Sarebbe interessante verificare sul campo uno dei programmi dell'Unicef o di altre ben pasciute o foraggiate attività.
Queste richieste per la pace nel mondo e per la riforma dell'ONU vengono da un personaggio di una piccola nazione che viene ridicolizzato per le sue stravaganze o aborrito per il suo "terrorismo" fino al punto di essere stato bombardato nella sua tenda da Reagan. L'opinione pubblica viene invitata a non tener conto delle sue rivendicazioni.
E' molto triste constatare come le grandi democrazie occidentali non siamo in grado di presentare una sola proposta e sono brave soltanto a tenere il sacco agli USA ed a Israele senza nulla obiettare sullo scandalo umanitario di Gaza, sulle continue minacce al popolo iraniano e sui bombardamenti e
l'occupazione militare dell'Iraq e dell'Afghanistan.
Le uniche voci dissonanti nella palude di ipocrisia e di cinismo che ricopre l'assemblea dell'ONU sono state quelle di Gheddafi e di Ahmanidejad. Hanno detto cose alle quali si risponde con lo scherno e con omertà mafiose.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento