martedì 1 settembre 2009

luca bianchini e la roma di alemanno

Luca Bianchini e la Roma di Alemanno
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Su Luca Bianchini è calato il silenzio. Dopo la prova del DNA da lui chiesta nonostante le perplessità del suo difensore il sipario è calato sulla vicenda che è stata strillata per giorni e giorni su tutte le pagine dei giornali. Una campagna di criminalizzazione ad oltranza, un vero e proprio linciaggio mediatico . Il suo partito non lo ha difeso. Ha preso immediatamente le distanze da lui abbandonandolo al ludibrio popolare. Eppure era segretario stimato e benvoluto di un circolo cittadino. Il Dr.Marino, candidato "liberal" alla guida del PD, dando per scontata la sua colpevolezza,
ha accusato i suoi concorrenti al seggio di segretario di avere consentito ad uno stupratore di diventare dirigente seppur di quartiere del Partito. La sua stessa famiglia lo ha subito lasciato solo. Per giorni il Bianchini non ha avuto un cambio di biancheria. Ora, a quanto pare, la sua famiglia ha ripreso il contatto.Ho letto che oggi è stato visitato dai suoi genitori ai quali ha detto di essere innocente e di non credere ai giornali. Ma i giornali, dopo averlo massacrato per giorno e giorni, non si occupano più di lui. Lo hanno cancellato!
Si era detto che i risultati dell'esame DNA si sarebbero saputi il 14 agosto. Li abbiamo appresi (noi telespettatori non l'interessato) il 30 luglio alle ore 17 a TG1. Notizia ripresa la sera da TG3 e commentata in diretta dal direttore Di Bella. E' stato intervistato il Capo della Squadra Mobile di Roma il quale ha comunicato all'Italia l'esito dell'esame in una intervista che dava per scontata la colpevolezza del Bianchini. Una cosa orrenda dal punto di vista dei diritti civili, un delitto contro la persona umana perpetrato dal canale televisivo che si ritiene democratico e progressista ma che
ha sbattuto il mostro in prima pagina in un processo mediatico del genere "porta a porta".
In quella occasione non mi è sembrato che gli avvocati del Bianchini siano stati all'altezza della situazione. Non hanno protestato per la stranissima procedura dell'incidente, non hanno chiamato in causa il perito di parte. Non hanno fatto niente tranne che chiedere una indagine, subito negata, delle condizioni psichiatriche del loro assistito.
Restano grossi problemi aperti sui quali non sappiamo niente. E' stato trovato il passamontagna? Sono state trovate gli indumenti intimi delle donne violentate? E' stata verificata la registrazione della telecamera del garage? Sono state verificate le testimonianze delle tante vittime che vengono accollate al Bianchini? Etc...etc...
Nutro dubbi alimentati dal clima e dalla sequenza di eventi che caratterizzano Roma da quando Alemanno è sindaco e la destra è diventata maggioranza. Sono convinto che la politica si fa oggi con la cronaca nera e giudiziaria e il recente attacco del giornale di Berlusconi a Boffa me ne dà conferma. Fare politica con la cronaca nera non è una novità per la destra. Durante il fascismo un poveraccio che si chiamava Gerolimoni fu arrestato e mostrificato allo stesso modo del Bianchini. Nel caso del Bianchini si è voluto dimostrare che anche gli uomini della sinistra sono affetti dalla stessa patologia comportamentale degli uomini della destra di cultura machista. La cultura di sinistra non è quindi superiore e non preserva dalle perversioni! E' stato come se la destra italiana si liberasse da un complesso di inferiorità che ha avuto per decenni.
La deriva securitaria è diventata violenza e Roma è in preda, in quasi tutti i suoi quartieri, di branchi che scaricano il loro odio in un numero enorme di aggressioni gravi, qualcuna culminata nell'omicidio. Se si raccolgono i dati della violenza xenofoba ed omofoba a Roma dalla elezione di Alemanno ad oggi ci si renderà conto di come e di quanto sia cambiato il clima nella città
e della crescente pericolosità sociale dell'estremismo dei branchi di destra. Se si mettessero in fila tutti gli episodi di intolleranza si farebbe un elenco interminabile. E' vero che Alemanno prende sempre le distanze e condanna i violenti ed è vero che ha rifiutato le ronde e tuttavia credo che esista il problema di una sorta di partito di lotta e di governo, un partito che "lotta" nei quartieri l'integrazione dei migranti, costringe centinaia di rom a fuggire all'estero, e che ha il controllo della città e mostra l'altra sua faccia ed il doppio petto dei benpensanti. Per questo credo che Alemanno dovrebbe sottolineare in modo più incisivo la sua estraneità invitando ad una pulizia profonda i gruppi rionali del suo partito con l'espulsione di tutti i fanatici dediti alla violenza.
In ogni caso,
l'affaire Bianchini nasce dentro questa realtà agitata da violente pulsioni di xenofobia. In mezzo a diecine di aggressioni fasciste nasce il caso del segretario di un circolo pd che è non solo stupratore ma stupratore seriale.
Anche il femminismo ha fatto la sua parte dando per certa la colpevolezza di Bianchini. Bianchini è stato subito additato come il killer seriale e chiunque abbia mostrato qualche perplessità sul processo mediatico che gli è stato imbastito è stato subito zittito come machista, maschio violento, troglodita
che trascina per i capelli la donna in caverna. Credo che il femminismo per essere quel grande valore
che gli riconosciamo da sempre deve essere coniugato con una forte sensibilità verso i diritti umani.
Le donne italiane che subiscono un assassinio ogni tre giorni e violenze di ogni genere dentro la famiglia e nella società italiana non hanno bisogno di un mostro da disprezzare e lapidare ma di regole certe di eguaglianza, libertà, rispetto. Hanno bisogno di una svolta profonda della cultura della società italiana e non di un bersaglio da crocifiggere.
Quando si arriverà al processo di Bianchini se non ci saranno fatti nuovi che dimostrino la sua innocenza assisteremo certamente ad una condanna. Una condanna che è già stata emanata da una
campagna di criminalizzazione che ha raggiunto toni quasi isterici.
pietroancona@tin.it

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